C’è anche la genovese Virginia Benzi, conosciuta nel mondo dei social come Quantum Girl, tra i dodici creator che hanno preso parte all’iniziativa ‘La Costituzione in Shorts’ in corso al Quirinale.
Condotto da Fabio Rovazzi, l’appuntamento ha visto dialogare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il gruppo di giovani sull’importanza della Costituzione e sul suo significato e la sua attualità nella vita quotidiana.
Come ha sottolineato Mattarella ribadendo il significato dell’incontro, la Costituzione non rappresenta soltanto “la cassetta degli attrezzi” per le istituzioni ma è “qualcosa di più ampio: è lo scrigno che contiene e tutela i nostri diritti e le nostre libertà. Per questo è importante conoscerla, per usufruire di questi diritti e di queste libertà”.
All’iniziativa, trasmessa su alcuni canali YouTube de partecipanti e su quello della Presidenza della Repubblica, oltre a Benzi hanno preso parte Marcello Ascani, Lorenzo Baglioni, Giuseppe Bertuccio D'Angelo, Elia Bombardelli, Loretta Grace, gli Heimi (Gianluca David Baroni, Alice Caimi, Camilla Caimi, Francesca Pivari, Pietro Pettenghi), Giulia Lamarca, Lokman, Pietro Michelangeli, Olimpia Peroni, Eleonora Tani, ciascuno dei quali ha scelto di illustrare un articolo della Carta.
Ventisette anni, laureata in Fisica, Virginia Bensi sui social si è fatta conoscere come divulgatrice scientifica. Sui suoi canali parla di scienza e ne spiega i concetti in modo da avvicinare e incuriosire il pubblico. Per il suo impegno, Benzi è diventata una delle ambasciatrici della Generazione Stem, la prima community dedicata alle donne nel mondo delle discipline scientifiche.
Introducendo la scelta dell’articolo 9 della Costituzione, Bensi ha evidenziato come il suo percorso, iniziato quando era già avanti con gli studi: “Mi sono avvicinata alla Fisica quando ero già avanti con l’età, tra virgolette. Grazie alla filosofia ho capito che la scienza in generale è la ricerca, il bisogno che l’uomo ha di interrogarsi sulla natura e su quello che lo circonda. Vogliamo cercare di capire, rispondere alle domande esistenziali; mi sono accorta solo dopo che la scienza parte da questa emotività, esattamente come l’arte, ma hanno due modi diversi per indagare questo bisogno umano che tutti noi abbiamo nel profondo. Questo articolo per me è il coronamento di quello che penso e della mia storia”.