Nel porto di Genova, le guardie zoofile dell'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) hanno effettuato un salvataggio mozzafiato, sequestrando 37 uccelli di varie specie che erano destinati a un viaggio estremamente pericoloso verso il Marocco
“Ci ha chiamati la Guardia costiera, che si è trovata di fronte a tale scempio - racconta Giuliana Luppi, coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Genova e provincia - L’auto proveniva da Torino ed è un miracolo che abbiamo trovato i poveri uccelli ancora vivi. Li aspettava una traversata di 50 ore nella stiva, dove le temperature arrivano a essere molto alte. Non sarebbero sopravvissuti. Non avevano a disposizione neppure un beverino con dell’acqua”.
I volatili, tra cui 23 diamantini e 14 parrocchetti del Pacifico, erano stipati in due minuscoli trasportini nascosti sotto il sedile di un'auto. L'auto, proveniente da Torino, si preparava a imbarcarsi sulla stiva di una nave diretta a Tangeri. Grazie all'intervento tempestivo delle guardie zoofile OIPA, i poveri animali sono stati salvati da una traversata di 50 ore, durante la quale avrebbero rischiato di morire a causa delle elevate temperature e della mancanza di acqua.
“Le vittime di questa sorta di “tratta” si trovano ora al sicuro in un Centro recupero animali selvatici, una struttura con voliere adatte a far loro vivere una vita dignitosa - spiega Luppi - È stato davvero penoso vedere la sofferenza di questi poveri animali ed è inspiegabile come l’indagato pensasse di poterli fare arrivare vivi a destinazione”.
Il detentore degli uccelli è stato denunciato per maltrattamento, in base all'articolo 544 ter del Codice penale. L'uomo aveva dichiarato di averli acquistati da un allevamento a Monza e di volerli portare nel suo paese di origine come regalo per i bambini.
Attualmente, gli uccelli sono al sicuro in un Centro di recupero animali selvatici, dove potranno vivere una vita dignitosa. La coordinatrice delle guardie zoofile OIPA di Genova e provincia, Giuliana Luppi, ha sottolineato la sofferenza degli animali e l'incredulità di come l'indagato potesse pensare di farli arrivare vivi a destinazione.