Attualità - 12 marzo 2024, 18:42

L’arte contemporanea ‘sbarca’ in via Turati: l’ex edicola diventa un ‘pop corner’ firmato Alessandro Piano

Il celebre imprenditore e artista noto per le sue sculture in resina ‘Alter Ego’ si è aggiudicato il chiosco in fondo a via San Lorenzo. L'assessora al Commercio Paola Bordilli: "Abbiamo valorizzato un luogo in stato di abbandono, puntando su una funzione culturale e innovativa"

L’arte contemporanea ‘sbarca’ in via Turati: l’ex edicola diventa un ‘pop corner’ firmato Alessandro Piano

Una nuova vita per il chiosco di via Filippo Turati: l’ex edicola di quattordici metri quadri situata proprio in fondo a via San Lorenzo e a pochi passi dall’ingresso del Porto Antico diventerà sede di un’attività di esposizione, divulgazione di opere d’arte contemporanea e poster. A renderlo noto è lo stesso Comune di Genova, che ha pubblicato la determinazione dirigenziale di assegnazione sull’albo pretorio. 

La struttura, di proprietà comunale, è stata assegnata all’azienda Com.Ex.Im, di proprietà di Alessandro Piano, imprenditore e artista noto ormai in tutto il mondo per le infinite declinazioni di quella pop art legata ai Luxury Toys della quale è diventato indiscusso protagonista. Tra le sue opere più celebri ci sono senza dubbio le sculture in resina “Alter Ego”, che richiamano gli omini dei famosi mattoncini, particolarmente apprezzati dagli appassionati del genere.

“Si tratta di un'idea a cui lavoro da tempo – spiega Piano – il mio obiettivo è renderlo un punto di riferimento per l'arte genovese e ligure. Sarà un “pop corner” con un' area espositiva, ma anche zona con una connotazione più informativa per promuovere mostre ed eventi. Vogliamo celebrare la  Luxury Toy Art in modo originale e coinvolgente, rendendo Genova ancora più unica e speciale. Si tratta di un progetto che mi sta molto a cuore e può diventare, con il supporto del Comune, una sorta di apripista per altre interessanti iniziative legate ad un settore in costante espansione”.

“Abbiamo voluto valorizzare un chiosco in stato di abbandono da diversi anni - commenta l’assessora al Commercio Paola Bordilli -. Era un chiosco privato su suolo pubblico che abbiamo incamerato e per il quale, vista la posizione strategica in centro storico anche in termini di flussi turistici, abbiamo voluto scegliere una funzione di promozione anche culturale e innovativa”.

La manifestazione di interesse era stata lanciata lo scorso anno con l’obiettivo l’individuazione di un gestore dello spazio per sei anni. Tra i criteri richiesti dal bando erano indicati: “Tipicità ed innovatività dell’attività e proposta rispetto al panorama di attività già insediate nella medesima area; legame con il tessuto commerciale della zona (eventuale partecipazione – o impegno scritto ad entrare a farvi parte - a reti o iscrizione a CIV comunale di zona); personale previsto ed impiegato per il funzionamento dell’attività commerciale; sostenibilità ambientale ed efficienza energetica (saranno apprezzate le soluzioni che favoriscono il riciclo dei materiali utilizzati per lo svolgimento dell’attività e l’utilizzo di energie rinnovabili finalizzate al contenimento dei consumi energetici) e valorizzazione estetica del manufatto".

Chiara Orsetti

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