Nel cuore del dibattito in consiglio comunale la consigliera Cristina Lodi (Azione) ha sollevato la questione riguardante il destino della sopraelevata.
“Sul destino della sopraelevata ci sono ancora troppi punti di domanda – dichiara Lodi – Oggi ho chiesto all’assessore Piciocchi aggiornamenti in merito al suo futuro, se è vero che sono previste delle demolizioni di alcune parti per favorire la realizzazione del tunnel e lo sviluppo del Waterfront e quali sono le tempistiche.
Il sindaco ripete che la sopraelevata non verrà demolita prima della realizzazione del tunnel subportuale, ma in alcune parti della delibera del progetto si parla della demolizione di una parte e nel dettaglio dello svincolo di Via Madre di Dio durante la realizzazione del tunnel, dove è infatti prevista la costruzione di una rampa di accesso. Questo andrebbe in contrasto con quanto detto fino a oggi dal sindaco”.
L'amministrazione comunale, guidata dall'assessore Pietro Piciocchi, ha confermato che, con l'approvazione del Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR) relativo al tunnel subportuale, è prevista la demolizione di una porzione della Sopraelevata.
Tuttavia, Piciocchi ha sottolineato che la parte restante della struttura sarà demolita successivamente attraverso progetti alternativi, come il Waterfront. L'obiettivo è mantenere la Sopraelevata funzionale fino all'entrata in esercizio del nuovo tunnel, essenziale come arteria stradale fondamentale per la città.
“Il punto di fondo è che fin quando il nuovo tunnel non sarà in esercizio la Sopraelevata ci sarà: non possiamo privarci di un’arteria fondamentale - dice Piciocchi - Siamo tutti d’accordo ed è un punto che l’amministrazione ha ribadito. Il tema dell’interferenza sugli svincoli in via Madre di Dio sul progetto è un intervento che non ci vede soddisfatti e che abbiamo chiesto di modificare perché occorrerebbe abbattere una rampa della sopraelevata ed è un cortocircuito da superare. È un paletto che l’Amministrazione ha posto ad Aspi perché, come detto, la Sopraelevata deve rimanere funzionale fino alla data di avvio del tunnel. Al netto di questo punto fermo c’è un dibattito affascinante sulla questione che vede un confronto tra visioni urbanistiche diverse perché bisogna ripensare un tratto della città su scala urbanistica e non penso che la questione si possa risolvere con una visione unilaterale. Renzo Piano ha una sua visione: per lui la Sopraelevata va mantenuta fino alla stazione marittima e poi demolita, per fare uno spazio a ricucitura e poi di cesura; poi ci sono idee diverse come renderla una highline come quella di New York per collegare il Waterfront. Non abbiamo ancora deciso. Il tema potrà essere affrontato con il contributo da parte di tutti. Per il Waterfront vorrei chiarire che, sei-sette anni fa, con i soldi del “Patto per Genova”, una parte erano stati destinati all’abbattimento del primo tratto della sopraelevata, sotto le mura storiche all’altezza della Batteria Stella. Abbiamo rivisitato il progetto, ma non vuol dire che tra qualche anno non si farà. Al momento non c’è alcuna interferenza tra Waterfront e Sopraelevata e in caso proseguiremo con la realizzazione del parco con le zone che si libereranno sotto la Sopraelevata”.