Attualità - 15 febbraio 2024, 13:22

Il treno del ricordo dimentica i parenti degli esuli: a Principe fatti salire solo dopo vibranti proteste

Stamattina l’arrivo del convoglio partito da Trieste il 10 febbraio; quando i parenti e gli esuli stavano per salire sul treno sono stati bloccati dall’organizzazione per la sfilata della autorità. Indignazione dei presenti: “Noi qui in memoria dei nostri cari, gli altri no”

Il treno del ricordo dimentica i parenti degli esuli: a Principe fatti salire solo dopo vibranti proteste

 È arrivato alla stazione di Genova Principe per ricordare il dramma dei profughi giuliano dalmati il ‘Treno del Ricordo’, uno speciale convoglio partito lo scorso 10 febbraio dalla stazione di Trieste Centrale che toccherà diverse città d’Italia.

Ad accogliere le numerose scolaresche che hanno atteso il treno sulla banchina è stato il ministro alle Disabilità Alessandra Locatelli, con lei anche l’assessore Giacomo Giampedrone, in rappresentanza di Regione Liguria, e i consiglieri delegati Barbara Grosso, Alessandra Repetto e Cinzia Torraco.

Le autorità hanno visitato il treno ma non sono mancati momenti di tensione con gli esuli e i loro parenti, costretti in un primo momento a non poter salire sul treno del ricordo: “È una vergogna - racconta una parente di un esule - Sono arrivata alla stazione PRincipe attorno alle 10.00, nello sponsorizzare la manifestazione, non era stato specificato fosse necessaria una prenotazione e anche dagli altoparlanti della stazione, l’invito è per una visita gratuita e libera. Siamo arrivati e non ci hanno fatto salire dicendoci che il primo accesso era alle 12.30, vista la presenza delle scolaresche prima e delle autorità poi”.

La parente continua: “Hanno lasciato fuori tutti, anche i parenti degli istriani, gli istriani stessi. Qualcuno è andato a vedere il treno da lontano. Siamo venuti qui in memoria dei nostri cari e di quello che hanno vissuto, alcuni hanno preso qualche ora di permesso dal lavoro per partecipare, ma arriviamo qui e ci troviamo in una situazione paradossale. Nessuno pretende la corsia preferenziale ma nemmeno rimanere fuori perché ci sono le autorità sul treno stesso dalle 11 alle 12.30”.

Una situazione che mal è stata digerita dai parenti degli esuli e che, dopo le proteste, si è risolta nel migliore dei modi. 

Dopo essersi scusati, gli organizzatori hanno fatto salire i parenti per la visita al treno.

La ministra Locatelli, nel salutare le bambine e i bambini intervenuti, ha voluto ribadire l’importanza dell’iniziativa perché ‘atti di odio e disumanizzazione perpetrati ai danni degli italiani tra il 1943 e il 1945 non si ripetano’.

Il convoglio storico, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, ospiterà a bordo una mostra multimediale aperta al pubblico che ripercorre idealmente il viaggio compiuti dagli esuli giuliano dalmati. Quattro vagoni ospitano ciascuno una sezione: Italianità, Esodo, Viaggio del dolore, Ricordi di una vita. Durante il percorso sono proiettati filmati dell’Istituto Luce e da Rai Teche.

Isabella Rizzitano

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