Liguria sempre più meta ‘glamour’ non solo per l’arte.
Se i borghi affacciati sul mare sono il biglietto da visita per la regione, basti pensare che per molti stranieri Genova è la città vicino a Portofino, anche l’entroterra sta via via riscoprendosi una calamita anche per i liguri stessi.
In un settore sempre più ricco di proposte in cui non manca il turismo esperienziale, arriva il via libera della Giunta regionale al ‘glamping’, ossia il camping glamour.
Una scelta che va incontro alle necessità di accoglienza del mercato internazionale, come spiega l’assessore al Turismo Augusto Sartori: “Il campeggio-glamour è un fenomeno che sta avendo un successo mondiale e vogliamo che la Liguria sia al passo coi tempi. Proprio nell’evoluzione che il turismo sta avendo in questi ultimi anni, riteniamo sia importante dare la possibilità ai nostri operatori di poter diversificare la loro offerta per potersi rivolgere a una clientela sempre più internazionale e che abbia il desiderio di vivere nuove emozioni. Ciò favorirà non solo le strutture della costa che potranno così diversificare la loro offerta, ma soprattutto le piccole realtà ricettive dell’entroterra in cui alloggiano tanti turisti stranieri sempre desiderosi di vivere in Liguria a contatto con la natura e che amano moltissimo il ‘glamping’”.
L’approvazione della delibera da parte della Giunta regionale rende operativi gli emendamenti alla legge 32 approvati nel collegato di fine anno.
Alle strutture alberghiere ed extra alberghiere, dunque, sarà concesso di potersi dotare di piazzole a tipo ‘villaggio turistico’
Sarà consentita la realizzazione di massimo tre piazzole per strutture ricettive fino a cinquanta posti letto, che saliranno a cinque per capacità superiori. Due le piazzole concesse, invece, per le strutture extra alberghiere.
Le piazzole, negli spazi delle strutture, dovranno avere una superficie minima di ottanta metri quadrati ed essere poste tra loro a una distanza non inferiore di due metri. Potranno, inoltre, essere dotate di unità abitative con una superficie massima di quaranta metri quadri, comprensivi di verande, tettoie fisse o avvolgibili e ogni eventuale accessorio.
Un ulteriore, inequivocabile, segnale della capacità attrattiva ligure che, nelle intenzioni delle nuove normative, vuole aumentare i flussi turistici senza insistere sulle mete consolidate spingendo così alla scoperta dell’entroterra.