Via l’intitolazione del Largo Caduti Rsi a Staglieno.
Anche l’Anpi prende posizione e affianca la comunità ebraica di Genova che ha chiesto la rimozione dell’intitolazione ai caduto dell’RSI.
Lo slargo, confinante proprio con il cimitero ebraico, dunque, potrebbe cambiare intestazione.
“Non c’è bisogno di ripeterlo - scrive l’Anpi provinciale in una nota - Genova, città medaglia d'oro per il ruolo che hanno svolto i suoi cittadini e l’alto prezzo pagato in vite umane nella lotta di Liberazione, non può e non deve avere spazi pubblici dedicati a chi portò l'Italia ad una tragica guerra dopo vent'anni di regime e, dopo l'armistizio, si alleò, combattendo insieme ai nazisti gli italiani che volevano solo libertà e futuro di democrazia e pace. E furono proprio i repubblichini a organizzare la deportazione degli ebrei italiani verso lager, deportando con loro i detenuti politici, gli Internati Militari Italiani, migliaia di lavoratori colpevoli solo di chiedere ‘Pane, Pace e Libertà’ con gli scioperi e di aver difeso fabbriche e impianti dalle loro rapine e distruzioni.
Facciamo nostre le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha definito lo sterminio degli ebrei ‘il più abominevole dei crimini’ e Auschwitz ha spalancato i suoi cancelli su quell'orrore assoluto ‘idealizzato e realizzato in nome di ideologie fondate sul mito della razza, dell'odio, del fanatismo, della prevaricazione’. Quelli della Repubblica di Salò collaborarono attivamente alla cattura, alla deportazione e persino alle stragi di tutte quelle persone, sulle quali mai dovremo far calare il velo del silenzio”.