Svetta circondato da palazzi modernissimi, simbolo, assieme alla Lanterna, dello skyline della città.
È San Benigno Torre Nord, il grattacielo che però tutti conoscono con il suo ‘soprannome’, Matitone, per via della sua particolare forma.
Quasi fosse una porta sulla città, il Matitone svetta nel quartiere di San Teodoro e fa bella mostra di sé da ogni angolo.
A realizzarlo, negli anni Novanta, è stato uno dei più prestigiosi studi di ingegneria e pianificazione al mondo, lo statunitense Skidmore Owings and Merrill, con un contributo di Mario Lanata e Andrea Messina.
La sua costruzione è stata avviata il 16 novembre del 1987 per terminare poi tre anni più tardi.
Inaugurato nel 1992, in occasione del quinto centenario della scoperta dell’America, il Matitone è diventato sin da subito uno degli edifici simbolo di Genova attorno al quale, col passare degli anni, hanno trovato posto numerosi edifici dai profili lineari dove non mancano ferro e vetro.
Un gioco di riflessi e di illusioni in cui il Matitone, oggi in parte sede di alcuni uffici del Comune, compete divertendosi a dialogare con il campanile di San Donato, la torre nolare esagonale che indica una delle chiese più antiche di tutto il centro storico e che ha ispirato i progettisti.
L’intento, osservando la città dall’alto, potrebbe sembrare proprio quello di ‘far rimbalzare’ idealmente lo sguardo tra l’antico e il moderno componendo un ponte visivo tra passato e presente.
Centonove metri di altezza, uno in più di Torre Piacentini, in passato uno dei primi grattacieli d’Europa e il più alto abitabile in Italia fino al 1954, fanno del Matitone l’edificio più alto della città.
I genovesi, non senza i soliti mugugni che li contraddistinguono, hanno finito per voler bene a questo grande edificio, negli anni set di fiction e videoclip musicali, rendendolo un elemento distintivo della Superba.
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