La prima edizione dei Rolli Days invernali è un successo.
L’appuntamento con il patrimonio artistico genovese e con i suoi straordinari palazzi, testimonianza di un’epoca in cui la Superba è stata riferimento nel panorama europeo, per il 2024 si fa in tre e con il primo evento in calendario che rinnova e consolida il successo della manifestazione.
Nel gioco di contrasti tra sacro e profano, tutto si muove seguendo le suggestioni ispirate a Fabrizio De Andrè, ricordando così il cantautore nel venticinquesimo anniversario della sua scomparsa.
Faber diventa un accompagnatore che suggerisce nuovi punti di vista e spinge a cercare i protagonisti delle sue canzoni tra i soggetti rappresentati in chiese e palazzi.
Giacomo Montanari, curatore scientifico della manifestazione, professore universitario e coordinatore del tavolo della cultura, presentando l’iniziativa aveva evidenziato come sacro e profano volessero sottolineare le due anime di Genova, “anime riconosciute in questo gioco di risposte e di contrasti che viene ricordato in città già diversi secoli addietro. I viaggiatori dell’Ottocento colgono questa dimensione, Genoa è la città dei conflitti sociali, territoriali, di palazzi e di chiese. Siamo abituati a pensare che le chiese siano spazi privati, in realtà sono sempre stati spazi pubblici; i palazzi, invece, sono per pochi. Abbiamo voluto raccontare le due anime della città come spazio che costruisce l’immaginario artistico che De Andrè recepisce con la sua genialità e con la sua capacità comunicativa”.
Accade così che i tre giorni della manifestazione siano l’occasione per tanti, genovesi in testa, di ritrovarsi a vagare per il centro storico col naso all’insù, scoprendo il ‘presepe dei carruggi’, camminando in un giardino segreto o ‘incontrando’ i notabili delle importanti famiglie genovesi che hanno reso tale la Superba.
Ma succede anche che tutti questi percorsi si snodino per via del Campo, tra le antiche creuze che conducono verso il mare, sentendo il chiacchiericcio di chi aggredisce la vita dal selciato: li nasce la magia: gli occhi fanno incetta dell’essenza di Genova, capace di essere tutto e il suo contrario, mentre nella testa, lontano quasi fosse un sussurro, rimbombano le frasi di De André.
Tutto trova così nuova luce e apre prospettive inedite, confermando a Genova quel ruolo di calamita che nei secoli passati ha portato personaggi illustri a passeggiare per le sue strade.
I NUMERI
Nella tre giorni sono state oltre sessantamila le presenze, il trenta percento dei quali composto da turisti, che hanno visitato i trentasette siti aperti, assistiti dagli ottantacinque divulgatori scientifici, i giovani professionisti selezionati da tutta Italia.
Nutrita anche la partecipazione agli eventi collaterali e alle visite guidate speciali come 'Barre per Faber', a cura della Comunità di San Benedetto al Porto in collaborazione con Genova Hip Hop Festival Parola di Faber - Un viaggio nelle canzoni di Fabrizio de Andrè e dei suoi amici cantautori, al museo di Viadelcampo29rosso.
Sold out anche per la visita guidata nel cantiere di restauro degli affreschi di Bernardo e Valerio Castello, visibili per la prima volta nella chiesa di San Martino d'Albaro.
Successo anche via social con oltre sette milioni di utenti raggiunti. I post pubblicati sui canali di promozione dell'evento sono stati quarantuno con settemila trecentoquarantadue interazioni create.
Le impression generate dalla campagna di promozione sui social e sul web sono state dodici milioni e seicentosettemila e i clic cinquantacinquemila sessantasei.
Inoltre la landing page dell’evento https://landing.visitgenoa.it/rollidays-online/ ha raggiunto le 165.260 visualizzazioni.
Anche a questa edizione hanno partecipato 11 Rolli social ambassador.