Videogallery - 20 gennaio 2024, 12:30

Il progetto della diga sott’acqua alla Marinella di Nervi, l’esperto è scettico: “C’è un habitat protetto da salvaguardare”

La barriera, lunga circa 100 metri e situata a 35 metri dalla riva, ha già ottenuto l’ok da Regione Liguria, Agenzia del Demanio, Capitaneria di Porto e Comune di Genova

Il progetto della diga sott’acqua alla Marinella di Nervi, l’esperto è scettico: “C’è un habitat protetto da salvaguardare”

La proposta di costruire una diga sott'acqua davanti alla Marinella di Nervi crea quantomeno preoccupazione per la salvaguardia dell’ecosistema marino e delle coste.

Si è parlato anche di questo all’incontro organizzato il 18 gennaio al Cap di via Albertazzi organizzato da Linea Condivisa dal titolo “Giù le mani dalla fascia costiera - La difesa del litorale e la normativa Bolkestein”.

La Liguria, già caratterizzata da una elevata fragilità e consumo di suolo, si trova a fronteggiare la sfida di difendere il proprio territorio dall'erosione costiera e dagli interessi economici spesso prioritari rispetto alla tutela ambientale.

Il professore Paolo Guidetti, responsabile Genoa Marina Centre, si è soffermato sull’importanza dell'ambiente marino sfatando prima di tutto alcuni luoghi comuni sulla posidonia:

“La posidonia non è un’alga ma una pianta e quindi come tante piante che noi conosciamo fa dei fiori, dei frutti da cui nascono germogli e da cui nasce poi la pianta adulta che forma delle grande praterie. Definirla alga sarebbe come definire un mollusco un vertebrato come l’elefante”. 

Nei giorni scorsi la posidonia ha “invaso” il porticciolo di Nervi. Quali sono le cause di questo fenomeno? 

"In realtà non si tratta di un’invasione - ci spiega Guidetti - Quello che si verifica nel porticciolo di Nervi è l’accumularsi in un punto particolare di grandi quantità di foglie che, staccatesi dalle piante che formano le praterie di fronte al litorale genovese e trasportate dalle onde, un tempo si spiaggiavano sulla spiaggetta della baia di Nervi, adescano trovano un molo e quel punto di accumulo nel porticciolo. 

È sicuramente un fenomeno naturale il fatto che la pianta perda le foglie, è naturale che la corrente le trasporti, è diventato innaturale il fatto che ci sia un porto”.

La proposta realizzare una diga soffolta davanti alla Marinella potrebbe creare alcuni problemi all’ecosistema marino? 

“Bisogna prima di tutto studiare bene tutta la documentazione a riguardo. La mia è solo una constatazione: di fronte alla Marinella, in prossimità di dive è prevista la  costruzione di una diga soffolta c’è un habitat protetto dalla Comunità Europea. Bisogna studiare bene le carte per verificare se tutto sia fatto secondo i crismi. Non si è contro le iniziative o le opere. Bisogna però fare certi passi per far sì che le opere, quelle veramente utili e indispensabili, siano fatte secondo i crismi legislativi”.

Al momento il progetto di una barriera sommersa composta da massi accuratamente posizionati sott’acqua, ideato da Aster, ha superato con successo la conferenza dei servizi, ottenendo pareri favorevoli da varie autorità, tra cui la Regione Liguria, l'Agenzia del Demanio, la Capitaneria di Porto e il Comune di Genova. 

La diga soffolta, lunga circa 100 metri e situata a 35 metri dalla riva, sarà realizzata con massi di diverse categorie per garantire resistenza ed efficacia. Questa infrastruttura non solo proteggerà la Marinella dalle future incursioni del mare ma consentirà anche la balneazione e il passaggio di piccoli natanti. Restano da capire però le effettive conseguenze sull’ecosistema marino su cui, come ricorda il professor Guidetti bisogna fare studi approfonditi.

Marco Garibaldi

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