Politica - 19 gennaio 2024, 08:32

Alessandro DiBattista riparte (anche) da Genova: ecco il progetto Schierarsi

L’ex parlamentare: “Anche qui c’è bisogno di prendere una posizione netta contro un sistema malato”. L’incontro domenica alla Sala Cap del porto

Alessandro DiBattista riparte (anche) da Genova: ecco il progetto Schierarsi

Alessandro DiBattista, giornalista, scrittore, ex parlamentare, tra i fondatori del Movimento Cinque Stelle Sarà a Genova domenica 21 gennaio alle ore 14, alla sala Cap di via Albertazzi, per presentare l’associazione culturale Schierarsi. 

“Genova - spiega DiBattista - è una città che ha una storia molto importante, e che è stata spesso al centro di rivoluzioni, innovazioni, dove l’impegno civile non è mai mancato e sono felice che si sia schierata con tante altre in questo progetto. Genova è un luogo dove tutt’oggi c’è bisogno di prendere posizione netta contro un sistema malato. Come dimenticarsi la tragedia del ponte Morandi? Una delle grandi vergogne italiane? Schierarsi, sempre al fianco di Egle Possetti e del comitato delle vittime causate dal crollo del ponte, è nata anche per ricordare determinate tragedie in modo da evitare che possano ripetersi”.

Non solo il capoluogo nei pensieri dell’ex parlamentare: “In Liguria ci sono molte questioni importanti che andrebbero affrontate, come quelle relative alla sanità o all’ambiente. Questioni che a noi stanno molto a cuore, non a caso gruppi di cittadini attivi stanno lavorando ad alcune proposte di legge che le riguardano come quella relativa alla creazione di una casa farmaceutica pubblica. Siamo infatti in netto contrasto con la progressiva privatizzazione dei servizi sanitari cui stiamo assistendo in tutta Italia e siamo nati anche per cercare di difendere tutto ciò che è pubblico, inclusi i diritti. Idem per quanto riguarda l’ambiente, che va protetto con tutte le nostre forze visto che ne va del nostro futuro e del futuro delle nuove generazioni. Una delle proposte cui stiamo lavorando è quella del servizio civile ambientale così da garantire lavoro ai giovani in cambio di interventi a favore dell’ambiente, quindi di tutta la comunità”

Nata da meno di un anno l’associazione conta quasi un centinaio di gruppi organizzati: “Non ci aspettavamo un riscontro così importante anche se eravamo coscienti che in questo paese ci fossero tante persone pronte ad attivarsi per il bene comune. Il non essere un partito politico credo che ci permetta di andare oltre alle ideologie e alle logiche che contraddistinguono in negativo le formazioni politiche e quindi di catalizzare tutte quelle forze positive che non trovavano un vettore o un’insieme su cui indirizzarle, così da trasformarle in azioni concrete. 

Viviamo in un periodo storico di grande conformismo ed è il momento di assumere posizioni chiare su temi nazionali e globali. Parole come sostenibilità, pace, autodeterminazione dei popoli, sanità pubblica, giustizia sociale, ambiente e lotta alla criminalità organizzata rappresentano il cuore delle azioni in cui è impegnata l’associazione".

All’appuntamento con Genova saranno presenti i soci fondatori dell’associazione e il suo presidente, il giovane Luca DiGiuseppe: “Sono entusiasta che anche a Genova si sia formata una nostra piazza. È un momento importante per tutte quelle persone che non si riconoscono nelle liturgie infruttifere della politica e che hanno comunque voglia di impegnarsi nel cercare di migliorare la società in cui vivono. Nei prossimi mesi ci impegneremo con tutte le  nostre forze nella raccolta delle firme per una proposta di legge popolare con cui chiederemo all’Italia di riconoscere lo stato della Palestina così da permettere a ogni cittadino italiano di dare un contributo concreto a un popolo su cui ogni giorno, da mesi, piovono bombe e che è stato privato dei diritti più elementari”.

Proposta di legge di iniziativa popolare già depositata presso la Corte Suprema di Cassazione e la cui raccolta firme inizierà a fine gennaio, che chiede all’Italia di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina, designando Gerusalemme Est come sua capitale. “Dato che in parlamento sembra che nessuno abbia intenzione di muoversi in questa direzione, ha affermato DiBattista, abbiamo deciso di attivarci noi. I nostri politici fanno tante dichiarazioni su “due popoli due stati” e nella quasi totalità auspicano che si arrivi a questa soluzione, ma mai nessun provvedimento formale è stato introdotto per trasformare in fatti queste parole. Ecco, ora ne avranno la possibilità, e non potranno più nascondersi dai milioni di italiani che hanno da tempo compreso l’enorme ingiustizia che soffre il popolo palestinese”. 

“Schierarsi, ha ribadito l’ex parlamentare, non è un partito politico ed è aperta a tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi e, appunto, schierarsi. È uno strumento per aggregare gruppi di persone e costruire progetti insieme, organizzare attività e rendersi utili per davvero a un paese che ha tanto bisogno di impegno civile. Le chiacchiere le lasciamo volentieri ad altre realtà, senza pensare a candidature e a formare partiti o movimenti politici. In tanti oggi mi riconoscono credibilità e se c'è bisogno di uscire dalle istituzioni per rispettare determinati valori è giusto farlo, l’importante ora è prendere posizioni nette, che non siano democristiane. Oggi è importante avere il coraggio di schierarsi”. 

Redazione


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