Attualità - 12 gennaio 2024, 08:00

Dalle signore Bottino a mamma Bruna e figlia Manuela: i novant’anni della Corsetteria di via Colombo

La bottega, una delle più amate della città, è diventata da poco ‘Locale di tradizione’: “Uniamo la storia e l’esperienza mantenendo lo sguardo orientato verso il futuro”

Dalle signore Bottino a mamma Bruna e figlia Manuela: i novant’anni della Corsetteria di via Colombo

Lo sguardo aperto sul futuro, con le radici ben salde nella tradizione: con questo spirito Manuela Carena e la mamma Bruna Sirito sono al servizio delle clienti della Corsetteria Bottino da quasi quarant’anni. Una storia che parte da lontano, quando nel 1934 il negozio venne fondato dalle signore Bottino, conosciute in tutta Genova per il loro lavoro di bustaie, e che ancora oggi viene portato avanti con la stessa passione e professionalità, al punto di ottenere l’ambizioso riconoscimento di ‘Locale di tradizione’ conferito dalla Camera di Commercio alle attività con almeno cinquant’anni di storia alle spalle e che devono attestare il proprio contributo al mantenimento di buone prassi e alla trasmissione delle tradizioni nel settore di attività.

A raccontare la storia di uno dei punti di riferimento per l’intimo e la moda mare nel cuore della città è la stessa titolare: “La corsetteria Bottino nasce nel 1934 e si trovava originariamente in via San Vincenzo. Era un negozio di busti e reggipetti su misura, come usava in quell’epoca. È rimasto in quella sede fino al 1970, dopodiché si è trasferito in via Colombo, nell’attuale negozio, per volere della signora Bottino. In quegli anni mia madre Bruna lavorava come bustaia per diversi negozi, tra cui proprio la Corsetteria; quando venne il momento di andare in pensione, le propose di rilevare l’attività. Mamma accettò, ma doveva inizialmente essere un diversivo, un impegno da portare avanti solo per qualche anno: io stavo crescendo, non c’era più bisogno di avere la mamma costantemente a casa e quello che doveva essere una parentesi passeggera arriva a festeggiare i suoi primi quarant’anni”. Nella voce una punta di orgoglio, rivolto all’impegno della mamma e al proprio.

Manuela Carena ha infatti iniziato a lavorare nell’attività nel 2007, dopo aver intrapreso strade diverse. “Mia madre era rimasta da sola in negozio, così ho deciso di provare a darle una mano, anche per superare la fase di transizione che si era presentata… anche in questo caso doveva essere una parentesi, e a breve festeggerò i diciassette anni di attività. Contrariamente alle aspettative di tutti, in primis le mie, mi sono letteralmente innamorata di questo mestiere. Ho appreso tutto da mia madre, che da quando nel 1984 ha rilevato il negozio lo ha trasformato ammodernandolo e facendolo passare da negozio di busti su misura a introdurre marchi di corsetteria calibrata di lusso e la moda mare, che è diventata uno dei fiori all’occhiello di Bottino”. 

Nel corso degli anni l’attività laboratoriste di sartoria e corsetteria è rimasta attiva, ma il mercato si è evoluto e spesso non è più necessario creare ex novo body, reggiseni e busti, ma le modifiche su misura vengono portate avanti ancora oggi dal team di Manuela e Bruna. 

“La nostra si è evoluta, e tenta di rimanere al passo con i tempi puntando anche sulla comunicazione e sul marketing. Credo che sia proprio questa la cosa più bella: uniamo la tradizione mantenendo lo sguardo verso il futuro. Credo che sia proprio una delle caratteristiche principali della Corsetteria Bottino”.

Video Isabella Rizzitano

Fra le doti delle titolari c’è sicuramente la tenacia: il negozio di via Colombo è stato violentemente colpito da ben tre alluvioni, ultima quella del 2014 che ha causato danni ingenti ai locali. Invece di perdersi d’animo, hanno deciso di investire nella loro professionalità acquisendo anche il negozio accanto, passando da trenta a sessanta metri quadrati di attività. Non solo: nel 2019 è stato inaugurato il secondo punto vendita in via XXV Aprile. E se è vero che i corpi femminili sono tutti diversi tra loro, non possono essere intrappolati in quattro taglie standard di abbigliamento intimo: “Ogni cliente è un mondo a sé, ha una storia diversa. Tutte le volte che noi ci approcciamo a una cliente è come se entrassimo nel suo mondo, e sicuramente l’emozione più bella che si ripete molto spesso è quando riusciamo a migliorare la qualità della vita. L’intimo che vendiamo è un prodotto che davvero ha un impatto importante sulla vita quotidiana delle donne. Donne che, ricordiamolo, per l’ottanta per cento indossano ancora oggi la taglia di reggiseno sbagliata: una situazione innocua, che però si traduce in un disagio”.

I momenti speciali sono proprio quelli in cui si riesce a leggere la soddisfazione negli occhi delle clienti: “Spesso dopo un acquisto ci chiedono di poter lasciare addosso il reggiseno nuovo, e questo per noi è bellissimo: ci si guarda allo specchio e ci si vede più armoniose ed è una sensazione appagante. Qui vendiamo indumenti che servono, non basati sull’impulso di acquisto o sui capricci emotivi: miglioriamo la qualità della vita delle clienti dando una sensazione di benessere spesso mai provata prima”. 

Sempre avanti lo sguardo, anche in questo 2024 che resterà impresso per un nuovo traguardo: il negozio di via Colombo sarà protagonista di un intervento di restyling seguendo i dettami dello stile Art Decò: “La corsetteria è degli anni Trenta, compirà novant’anni a breve e questo ci sembrava un giusto modo di celebrare la ricorrenza”. Per scoprire quale sarà il nuovo aspetto di uno dei punti di riferimento principali per l’intimo a Genova occorrerà attendere il prossimo 8 marzo, data in cui sarà mostrato il nuovo volto della Corsetteria. Una data senza dubbio che non lascia nulla al caso, ma che, ancora una volta, sceglie di stare accanto alle donne.

Chiara Orsetti

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