Amministratori di grandi condomini, dove gli inquilini dell’immenso stabile sono settanta od ottantamila.
Se Angelo Guidi, presidente del Municipio Bassa Valbisagno, dovesse scegliere un paragone per spiegare il suo ruolo e quello dei suoi omologhi, sarebbe questo.
Come in ogni condominio, non mancano certo le discussioni e gli scambi di vedute ma, allo stesso modo, sono sempre presenti dialogo e condivisione per creare e rinsaldare il tessuto sociale.
Il Municipio Bassa Valbisagno è uno snodo centrale per Genova, anche se spesso si tende a non ricordarlo come tale, e a proposito Guidi non ha dubbi: “La sfida che si è posta all’inizio del mandato, è quella di far diventare questo un quartiere sempre più nevralgico. Credo profondamente che, nel momento in cui ci sarà un treno che percorre Genova - Milano in un’ora, abitare qua sarà strategico; la zona ha un costo degli immobili molto competitivo e i collegamenti qui faranno davvero la differenza. Certo, le sfide che abbiamo davanti non si risolveranno in poco tempo e serve una logica capace di avere una visione sul futuro passando dalle attività quotidiane”.
Per fare questo, la ricetta del presidente del Municipio è chiara: “Le interazioni coi cittadini sono fondamentali così come lo sono i sopralluoghi. Andiamo a vedere cosa accade in ogni quartiere e abbiamo scelto di tenere le porte del municipio sempre aperte. Il salone municipale, per esempio, è una sede di concerti o eventi. Lo dico sempre ai cittadini che questi sono spazi loro, io sono qui come amministratore pro tempore della cosa pubblica ma questi sono spazi della cittadinanza ed è giusto che se ne riapproprino”.
Un dialogo costante, dunque, che vede protagonisti i residenti dei territori con cui Guidi costruisce un rapporto quotidiano: “Rimango sempre stupito dal fatto che i cittadini che scrivono al municipio siano stupiti a loro volta delle risposte. Noi siamo quelli che in un’azienda si potrebbero considerare gli addetti al front office, dobbiamo avere un dialogo”.
La fine dell’anno spesso corrisponde a un momento di bilanci, ma se da una parte si guarda al passato, la prospettiva verso il 2024 apre a scenari di grande cambiamento: “Come spesso dice il sindaco, il 2024 sarà un anno complicato per muoversi; anche secondo me sarà così. Un segnale in tal senso lo abbiamo avuto con un’estensione fatta sopra i fornici di via Archimede quando si è reso necessario allargare la superficie per il passaggio della metropolitana. Un insieme di lavori del Cociv per il terzo valico e i lavori per la metropolitana. Il cantiere ha comportato un’interferenza con la viabilità che ha richiesto sopralluoghi, condotti con gli uffici Mobilità, con la direzione della Polizia Locale e con Amt perché decidere l’orario di chiusura scegliendo un’ora o un’altra fa una grossa differenza sulla mobilità delle persone. L’anno prossimo ci saranno numerosi lavori con l’investimento di denaro che porterà cambiamenti e migliorie che resteranno”.
Interventi di vario tipo come i lavori a Villa Imperiale, progettati da Aster su indicazione del Comune che riguarderanno principalmente il consolidamento di un muraglione e la riqualificazione di spazi ma anche lavori a Santa Tecla e all’asilo Camoscio anche se l’attenzione di tutti è rivolta al progetto dei Quattro Assi e dello Skymetro: “Ci sono un po’ di valutazioni in corso per la definizione del progetto poi partiranno i lavori”.
“Chiederemo ai cittadini di avere pazienza e visione - sottolinea ancora Guidi - Serve ragionare per la comunità e bisogna chiedere ai cittadini una visione che vada non solo per la propria quotidianità ma ragionare sulla prospettiva della città”.
Tanta la confusione che nell’ultimo periodo ha riguardato proprio il progetto dello Skymetro, per cui il presidente chiarisce: “I finanziamenti sono arrivati per il prolungamento della metropolitana, tecnicamente vuol dire che chi si salirà a Canepari, con lo stesso mezzo potrà andare in Valbisagno. Il finanziamento che ha erogato il Governo Draghi, quasi cinquecento milioni di euro, era espressamente per questo progetto. Chi, legittimamente, ha dichiarato di preferire il tram, al di là del fatto che il tram necessita di una rivoluzione dei sottoservizi che avrebbe bloccato l’intera valle, non ha considerato o non ha voluto considerare che queste risorse sono arrivate per un progetto che prevede un prolungamento della metropolitana, seppur in superficie, e non per il tram. Si ascoltano tutti, ci si confronta tra favorevoli e contrari, poi si decide. Si deve però superare il concetto di ‘non nel mio giardino’ per migliorare la città del futuro”.
Operazioni quotidiane che sanno immaginare quello che avverrà anche tramite il confronto: “Qui la porta è sempre aperta e il nostro lavoro è un lavoro proprio di vicinato sia con cittadini, sia con le associazioni che sono sempre molto vive sul territorio. Genova è una città ricchissima da questo punto di vista. Tra le tante proposte ci sono i ‘patti di collaborazione’, molti qui erano già avviati, abbiamo cercato di rinnovarli e dove possibile di arricchirli. I cittadini si mettono a disposizione per curare una porzione di territorio, per fare determinate attività che vanno di supporto all’amministrazione. Questo non vuol dire che il Comune si toglie dei lavori da fare, ma come dico sempre, si cerca di fare qualcosa di legato al territorio per esprimere un senso di partecipazione alla vita cittadina”.
Il Municipio vanta anche il più grande progetto di utilizzo del Bonus 110%: “La riqualificazione del Biscione è l’intervento singolo più grande in Italia che impiega il bonus. L’intervento vale quasi quaranta milioni di euro e saranno adottati interventi di risistemazione, tra cui la messa a terra di un progetto di risistemazione con un progetto di ingegneria naturalistica che potrà essere un intervento guida e che va di pari passo con il senso di appartenenza alla comunità”.
Perché il bello continui ad attirare il bello.