Attualità - 26 dicembre 2023, 17:00

Trenta presepi in lizza: torna il popolarissimo concorso della Fontanabuona organizzato dal Lascito Cuneo

Nel 2023 ricorrono gli ottocento anni dal primo presepe in assoluto, quello voluto da San Francesco d’Assisi a Greccio

Trenta presepi in lizza: torna il popolarissimo concorso della Fontanabuona organizzato dal Lascito Cuneo

Puntuale come ogni anno, ecco il bellissimo concorso dedicato ai presepi della Fontanabuona, dentro un’occasione particolare, dal momento che nel 2023 ricorrono gli ottocento anni dal primo presepe in assoluto, quello voluto da San Francesco d’Assisi a Greccio

Quest’anno all’iniziativa a cura del Lascito Cuneo, e dell’instancabile Renato Lagomarsino, partecipano ventisei natività, più quattro presepi ‘messaggeri’, cioè posti al di fuori del territorio che un tempo faceva parte della Comunità Montana Fontanabuona. A questi, da alcuni anni, è stato assegnato il compito di farsi ambasciatori della ormai pluridecennale iniziativa ideata nel 1988 dall’associazione di fresca fondazione ‘Colombo Fontanabuona 2000’ e da alcuni anni organizzata con la collaborazione dell’associazione ‘Il Piffero’ di Cicagna e della Pro Loco di San Colombano Certenoli con il coordinamento, come si diceva, del Centro culturale Lascito Cuneo.  

“Trenta presepi in tutto, un numero decisamente superiore a quello degli anni passati, rappresenta un risultato significativo che molto probabilmente è stato influenzato dalla ricorrenza degli ottocento anni del presepe di Frate Francesco realizzato a Greccio nel 1223 – commenta Renato Lagomarsino – Nella trentina ve ne sono alcuni del tutto nuovi, come San Martino del Vento, Ferriere, Favale di Malvaro e San Rufino di Leivi, e altri che si ripresentano sulla scena dopo una pausa più o meno lunga: Tribogna, Pianezza, Rivarola, Soglio e Lorsica. Per contro, chi per un motivo chi per l’altro, quattro presepi, presenti lo scorso anno, hanno rinunciato a partecipare, e sono Uscio, Ferrada, Cicagna Contrada e Aveggio”. 

Quella che può dirsi una novità, ma accolta dagli organizzatori a titolo di esperimento per vedere quale esito potrà avere, è la possibilità di visitare alcuni presepi (pochi, per fortuna) soltanto su richiesta e su appuntamento, cosa certamente possibile nell’era dei cellulari e dello smartphone ma che sinceramente appare un po’ complicata e di non facile gestione. 

Più degli scorsi anni è risultato difficile, per la loro diversità, compilare l’elenco dei presepi riportando tutte le indicazioni destinate a essere pubblicate su manifesti, pieghevoli e mezzi di informazione: località, chiesa, o altra location, giorni di vista, orario, nomi dei referenti e numero di telefono. 

“L’altro capitolo che ha creato un po’ di problemi – prosegue Renato Lagomarsino – è quello degli ‘eventi natalizi’, sia quelli segnalati dai ‘presepisti’ sia quelli offerti in omaggio dall’organizzazione, per i quali è stato necessario concordare date ed evitare possibilmente sovrapposizioni. Anche per questo capitolo è stato arduo arrivare a definire il calendario”.

Comunque anche per questa trentaseiesima edizione di una manifestazione che richiama sempre un vivo interesse anche al di fuori della vallata, si è arrivati in prossimità del traguardo. Un paio di presepi (Piandeiratti e Roccatagliata) sono già stati inaugurati all’inizio del periodo natalizio. Tutti gli altri lo saranno per Natale, ad eccezione di quello di Tasso, che per tradizione fa l’apertura il giorno di Santo Stefano. 

Ed ecco il lungo elenco dei partecipanti, in ordine geografico, partendo dall’alta valle e includendovi anche i ‘Presepi messaggeri’: Vigànego, Traso, Rossi, San Martino del Vento, Tasso, Ferriere, Avegno, Cassànesi, Tribogna, Gattorna, Roccatagliata, Cicagna, Lorsica, Favale di Màlvaro, Pianezza, Isolona, Coreglia, Piandeiratti, Soglio, Calvari, Villa Oneto, Leivi San Rufino, Leivi San Bartolomeo, Rivarola, Paggi, San Salvatore, Cogorno, Conscenti, Lavagna, Sanpierdicanne (con la sua ‘zona pastorale’). Va infine ricordato il ‘presepe ospite’ di Amantea, al suo quarto anno di presenza ‘virtuale’, sempre nuovo e sempre bello con la moltitudine di figure e i suoi vivaci colori.

Redazione

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