Anche il sindaco di Portofino Matteo Viacava dovrà rispondere di ricettazione per la vendita di false borse griffate Chanel, Yves Saint Laurent e Fendi nella sua tabaccheria nel celebre borgo tanto amato dal jet set di tutto il mondo.
Gli inquirenti, sotto la guida del procuratore aggiunto Francesco Pinto, hanno terminato le indagini preliminari durate circa tre mesi dove è stata formalizzata l’accusa di vendita di merce contraffatta e ricettazione di cui, oltre al sindaco di Portofino, dovrà rispondere anche la sua socia, Elisa Morello.
Viacava, già da settembre, si è sempre difeso dall’accusa dicendo di aver delegato la gestione della tabaccheria a Morello per impegni istituzionali e per seguire l’attività della famiglia.
Subito dopo l’articolo de Il Fatto Quotidiano in cui un cronista aveva acquistato due borsette Fendi e Chanel e una pochette Louis Vuitton a settantacinque euro, il caso era balzato all’attenzione nazionale facendo, di fatto, scattare gli accertamenti.
Dalle vetrine della tabaccheria gli articoli falsi sono scomparsi ma gli uomini della Finanza hanno trovato la merce in un magazzino poco distante procedendo al sequestro per le verifiche del caso.
L’esito delle consulenze per stabilire la fattura del prodotto non ha lasciato dubbi: si tratta di merce falsa.
Pur rigettando le accuse dal primo giorno, Viacava aveva sostenuto si trattasse di un attacco politico. L’ennesimo tentativo di chiamarsi fuori.