Ausilio: questo il tema del nuovo calendario istituzionale del corpo di Polizia locale di Genova. Un progetto che prevede, da ormai più di dieci anni, la donazione del ricavato alla Fondazione Gaslininsieme, che si occupa di finanziare progetti dell’Istituto Giannina Gaslini.
“Quest’anno abbiamo incentrato il calendario per far comprendere quanto la nostra attività sia vicina ai cittadini - spiega l’assessore alla Polizia Locale Sergio Gambino -. Per ognuno dei dodici mesi abbiamo mostrato alla cittadinanza le tantissime attività che la Polizia locale svolge, che va ben oltre alla viabilità e al controllo del traffico, ma che si occupa a trecentosessanta gradi delle necessità dei cittadini: dai reati predatori al contrasto allo spaccio, fino alla tutela dell’ambiente e degli animali”.
E prosegue: “Quello della Polizia locale è un lavoro non semplice, e spesso nell’immaginario collettivo siamo bistrattati. Il 2023 si chiude con 1022 agenti sempre più specializzati e al fianco dei cittadini. L’ultimo nucleo creato è anche il nostro fiore all’occhiello: si tratta del Nucleo dei codici rossi, nato per contrastare le violenze di genere. Contiamo già 240 fascicoli aperti, un enormità se pensiamo che è l’attività prosegue accanto a tutte le altre svolte dalla Polizia locale. Non dimentichiamo poi la sicurezza stradale: dobbiamo essere presenti il più possibile, ma non come azione punitiva bensì come contrasto ai comportamenti che mettono in pericolo pedoni, ciclisti e altri utenti della strada, anche in una città così complicata come Genova”.
I proventi della vendita dei calendari saranno destinati al progetto “Accogliere oltre che curare”, che ha come obiettivo quello di rendere meno traumatico e più semplice l’arrivo e la permanenza dei piccoli piccoli degenti e dei loro genitori presso la struttura sanitaria.
“Da anni prosegue la collaborazione tra la Polizia locale e la Fondazione Gaslini - spiega il presidente dell'Istituto Giannina Gaslini e di Fondazione Gaslini Edoardo Garrone - da anni gli agenti sono vicini ai bambini e alle loro famiglie, soprattutto per chi ha difficoltà a risiedere a Genova durante il ricovero dei piccoli pazienti, magari anche per lunghi mesi. Questo calendario ha la finalità di raccogliere fondi per il progetto accoglienza: il ricavato verrà utilizzato per sostenere le famiglie meno abbienti che hanno difficoltà ad alloggiare in città. Non importa la dimensione del contributo, basta anche molto poco”.
“Il calendario simboleggia le attività che quotidianamente la Polizia Locale di Genova svolge al servizio dei cittadini - aggiunge il vicecomandante della Polizia locale Fabio Manzo -. Siamo a servizio della popolazione, come punto di riferimento dell’amministrazione per fronteggiare le diverse problematiche quotidiane e le situazioni di emergenza e di soccorso pubblico.
Sono state stampate 1100 copie e possono essere acquistate presso i distretti della Polizia locale, presso la bottega Gaslininsieme dell’Istituto Giannina Gaslini (padiglione 20) e presso la sede della Società di muto soccorso della Polizia locale. L’offerta è libera.
L’attitudine all’ausilio, alla vicinanza e al supporto che il corpo di Polizia locale ha sempre dimostrato nei confronti dei cittadini genovesi, non solo nei momenti difficili della città, ma anche nelle attività quotidiane.
Una vocazione che la Polizia locale genovese conserva sin dalla sua fondazione, oltre 160 anni, quando durante l’epidemia di colera il personale del corpo rimase servizio giorno e notte per soccorrere gli ammalati e che si è confermato anche allo scoppiare della seconda guerra mondiale, quando cinque agenti vennero uccisi durante i bombardamenti cinque agenti persero la vita per soccorrere i cittadini in difficoltà,, senza dimentircarci, ovviamente, delle varie calamità naturali che nel corso dei decenni hanno colpito Genova.
Nell’epoca moderna, le attività dedicate all’ausilio dei cittadini e per le fasce deboli arriva ovunque grazie all’utilizzo dell’ufficio mobile che consente a tutti di poter parlare con l'amministrazione, o fare una segnalazione, direttamente nel proprio quartiere, agli infopoint, veicoli attrezzati e posizionati nei luoghi della movida, per far comprendere ai giovani i pericoli legati alla guida in stato di ebbrezza, alle campagne di informazione per i cittadini della terza età, a contrasto del fenomeno delle truffe agli anziani; ai servizi di mediazione di vicinato, in cui la Polizia locale si pone come intermediario per la soluzione di conflitti e controversie condominiali.