Il mondo dell'opera ha visto emergere una stella brillante negli ultimi anni: Benedetta Torre, soprano genovese nato nel 1994. La sua straordinaria carriera internazionale è iniziata a soli vent'anni, ma il suo talento e impegno l'hanno già portata sulle scene dei più prestigiosi teatri e festival.
Dopo aver studiato pianoforte e canto nella sua città natale, Torre ha rapidamente attirato l'attenzione vincendo il Premio Giovani al Concorso Internazionale di Canto Francesco Paolo Tosti nel 2012. Da lì, la sua voce ha incantato il pubblico in concerti a Tokyo e Osaka. La sua crescita artistica è stata costellata da riconoscimenti, tra cui il 2° premio al Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi e il 3° premio al Concorso Lirico Internazionale di Portofino.
“Sono una cantante lirica genovese, mi danno questa onorificenza di cui sono molto orgogliosa, sinceramente non me l’aspettavo - dice - È arrivata questa mail, so che la mia candidatura è stata proposta da Fabio Armigliato, che conosco da tempo e con cui c’è stima reciproca. Sono felice sia stato lui a scegliermi e che il sindaco mi abbia dato questa nomina.
Sono molto contenta di questo riconoscimento al mio talento, ho lavorato tanto anche al Carlo Felice ed è un bel coronamento di questa mia prima esperienza di carriera”.
Le sue esperienze operistiche includono ruoli di rilievo in opere come Falstaff, Simon Boccanegra, La Bohème, L'elisir d'amore, Aida e molte altre. Collaborazioni con direttori d'orchestra di fama internazionale, come Riccardo Muti, hanno ulteriormente consolidato la sua reputazione nell'ambiente musicale.
Il 2018 ha visto Torre ricevere la Stella d'Argento al Premio Chigiana, un ulteriore tributo al suo straordinario talento. Recentemente, il sindaco le ha conferito un prestigioso riconoscimento, sottolineando il suo contributo al mondo della musica e della cultura.
“A chi vuole intraprendere un percorso come il mio consiglio sempre di essere bravi, di impegnarsi e di crederci: lo scopo non deve essere arrivare al successo, perché con la bravura il successo arriva da sé - aggiunge - Mi sono avvicinata alla musica molto piccola: studiavo pianoforte. La mia insegnante di canto era una signora del mio paese, sono originaria di Torriglia dove ho vissuto fino alla fine delle medie. Lei è stata la prima a notare il mio talento perché cantavo nel coro. Non è per me il palcoscenico, pensavo, ma poi con la fiducia di questa persona ho iniziato a credere in me stessa e la passione è arrivata facendo.
Per il futuro… La Scala l’ho fatta, Metropolitan e Covent Garden sono le tappe che ora vorrei raggiungere”.