“Accorciare le distanze, è il primo passo per andar distante” cantano nel ritornello di ‘Stessa direzione’ Irene Manca e Michele Ferroni, il MikefC tanto amato dai genovesi.
Un canto per denunciare le difficoltà quotidiane che vivono le persone con disabilità, che diventa speranza dell’inclusività se portata avanti tutti insieme.
La chiave del progetto di Lorenzo Pagnoni, a cui hanno preso parte i due artisti, è proprio quella di ‘fare fronte comune’ per non lasciare nessuno indietro.
Lo racconta Michele, spiegando com’è nata l’idea del brano: “Tutto è partito da Lorenzo [fondatore di Genova Solving for All e organizzatore del primo Disability Pride della città n.d.r.] voleva realizzare una canzone da portare nelle scuole per poter sensibilizzare i ragazzi con il progetto che sta portando avanti. Ci siamo incontrati, con Irene ci conoscevamo di vista per via degli ambienti musicali genovesi, però non sapevamo bene come trattare l’argomento che spesso non si comprende pienamente”.
Una lunga chiacchierata, una sorta di intervista a Lorenzo, come ricorda Ferroni, è stato il motore che ha fatto partire diverse riflessioni. Non ultima quella di scegliere il giusto genere.
“Parlare con lui - prosegue Michele - ci ha fatto veramente capire cose che a volte si danno per scontate. Per esempio, dal palco del Disability Pride, Lorenzo ha detto ‘non siamo disabili, siamo persone con disabilità’ e proprio questo è il messaggio della canzone che punta a richiamare la collaborazione di tutti per cercare di migliorare le cose”.
Certo, Genova non è una città semplice da questo punto di vista. La sua conformazione la porta ad avere maggiori ostacoli rispetto ad altre città.
“Mi sembra però - sottolinea il cantautore - che qualcosa si stia muovendo, soprattutto sulla mentalità delle persone che è il primo passo su cui lavorare. Anche a livello pratico, mi sembra ci siano iniziative per cercare di abbattere queste barriere e ragazzi come Lorenzo stanno cercando di sensibilizzare molto sull’argomento, secondo me con buoni risultati”.
Una collaborazione non a caso per Michele che, col suo nome d’arte MikefC, da diversi anni è attivo in ambito musicale e, negli ultimi tempi, ha dato un importante impulso alla rivitalizzazione del dialetto genovese grazie ai suoi video che, sui social, raccolgono migliaia di visualizzazioni e commenti.
“Amo scrivere in italiano e in ligure, in genovese; sono partito dal rap quando ero un ragazzino e poi man mano ho affinato la tecnica aprendomi anche un po’ all’ambito cantautorale, scrivendo canzoni più melodiche. Quando il rap è diventato mainstream, ho avuto una sorta di rifiuto ma è sempre nel mio Dna in qualche modo. Trovo che sia il mezzo ideale per esprimersi in maniera diretta a volte con un tipo di comunicazione molto veloce. Sto proseguendo e lo faccio anche con la lingua genovese - continua - Devo dire che è un po’ particolare e spesso desta la curiosità. Noto che in questo ambito c’è una riscoperta. Tante persone mi scrivono sui social dicendomi che vorrebbero imparare il genovese. Vedo che c’è una sorta di ricerca, per capire le origini di questa lingua, che cosa fare per valorizzarla e anche per impararla”.
Docente di genovese? Forse non subito, sicuramente organizzatore e promotore dell’iniziativa: “C’è l’idea di fare un corso. Ora, non so se sono il più adatto. A Genova ci sono tanti che mugugnano se maninan ti ghe a coccina dell’entroterra, e non quella del Molo (continua in genovese). Si sa poi come va a finire. Sicuramente posso metterci le mie capacità tecniche e organizzative per farlo”.
Intanto, fervono i preparativi per l’evento del prossimo 3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità. A partire dalle 10 alla Claque di Genova si terrà ‘Cabaret contro i cliché’, uno spettacolo che vede la partecipazione di alcuni dei Bruciabaracche e che vedrà l’esibizione di Michele e Irene. “Porteremo la canzone nelle scuole, magari anche fuori dalla Liguria, in altri eventi. Ci stiamo muovendo”.
Video di Chiara Orsetti
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