Apre sabato 25 novembre al Museo di Storia Naturale Giacomo Doria la mostra Amphibia, la vita tra due mondi di rane, rospi e salamandre, un viaggio nello straordinario mondo di questi animali dall’affascinante biologia. La rassegna, curata da Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli e realizzata insieme al Museo Doria, al CNR e agli Amici del Museo Doria, sarà visitabile sino al prossimo 26 maggio.
Amphibia racconta il mondo degli Anfibi con una selezione di animali vivi molto speciali presentati all'interno di grandi terrari arredati, che riproducono l’ambiente naturale delle specie ospitate. Tutti gli esemplari sono nati in cattività. L’intera mostra è illustrata da fotografie in grande formato e da proiezioni video dei curatori Biggi e Tomasinelli, biologi, fotografi professionisti e autori di diverse esposizioni scientifiche.
Gli Anfibi conducono una vita sospesa tra due mondi: le uova sono legate all’ambiente umido e spesso vengono deposte in acqua. Dopo qualche tempo nascono i girini, che presentano branchie e appendici per nuotare, ma ben presto compiono una metamorfosi e diventano adulti dotati di polmoni per vivere sulla terraferma. Anche la pelle degli Anfibi, così sottile e permeabile, è speciale, perché consente loro di assorbire l'ossigeno e l'umidità ambientale, pertanto alcune specie sono del tutto prive di polmoni.
La storia degli Anfibi è cominciata circa 300 milioni di anni fa, quando le prime forme popolavano le paludi del Carbonifero, ben prima della diffusione dei dinosauri. Hanno conosciuto un grande successo colonizzando quasi ogni ambiente naturale terrestre in cui siano presenti acque dolci. Purtroppo, oggi sono il gruppo di vertebrati più minacciato a livello mondiale a causa delle attività umane: secondo la IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, delle 8.000 specie di Anfibi, circa il 41 per cento sono minacciate e almeno il 37 per cento sono già estinte.
Orario: da martedì a domenica h 10 – 18.30
Biglietti: intero € 6, ingresso ridotto € 4, scolaresche € 3 a studente