Il neonato comitato Valtorbella: “Sul tema dell’immigrazione non si può non coinvolgere i Municipi”

Si è costituito in questi giorni il comitato spontaneo “Valtorbella e dintorni”. 

Si tratta di un gruppo di cittadini che desiderano migliorare la qualità della vita della comunità in collaborazione con il Municipio V Valpolcevera e altri comitati esistenti. Una volontà nata a seguito della possibile decisione dell'assessore comunale ai Servizi Sociali, Lorenza Rosso, di accogliere minori immigrati non accompagnati nella zona di Rivarolo, in Valtorbella, all’interno di container.

“Si sarebbe trattato di una situazione di grave precarietà, avviata peraltro attraverso un percorso che faceva emergere più di una contraddizione, al punto tale che la Procura decideva di aprire un fascicolo in merito, progetto che la Giunta comunale del Sindaco Bucci era costretta ad abbandonare successivamente - scrive in una lettera aperta il comitato - Siamo certi che la nostra mobilitazione abbia contribuito ulteriormente a sensibilizzare il nostro territorio, una mobilitazione caratterizzata da presidi, volantinaggi, interviste e raccolta firme”. 

“In ogni occasione - prosegue il comitato - abbiamo ribadito quanto fosse per noi importante che le istituzioni, le associazioni, il terzo settore potessero lavorare affinché l’accoglienza fosse dignitosa, in luoghi idonei, con i vari servizi previsti e soprattutto coordinati da personale professionale e competente, per governare un processo inclusivo, senza nessuna preclusione. Un atteggiamento, il nostro, che trova un terreno fertile in Valpolcevera, un luogo che ha sempre dimostrato con i fatti una straordinaria sensibilità”.

Il Comitato chiede ora il pieno coinvolgimento dei nove Municipi di Genova e dei loro Presidenti nella gestione dell'emergenza internazionale legata all’immigrazione: “Rinnoviamo anche in questa circostanza l’appello al Consiglio Comunale di Genova e al Sindaco Marco Bucci, affinché i nove Municipi con i loro Presidenti siano pienamente coinvolti in quanto soggetti istituzionali che conoscono il loro territorio e le potenziali opportunità per poter accogliere al meglio immigrati in una fase emergenziale di portata internazionale”.