Attualità - 07 novembre 2023, 08:00

Santa Margherita, l’ombra della speculazione edilizia sul magnifico Convento dei Cappuccini

L’edificio sarebbe in vendita, anche a causa della mancanza di frati e della crisi delle vocazioni. L’allarme lanciato dall’associazione ‘Tigulliana’ del giornalista Marco Delpino. Il sindaco Paolo Donadoni: “Sono in contatto con i religiosi”

Santa Margherita, l’ombra della speculazione edilizia sul magnifico Convento dei Cappuccini

L’associazione culturale ‘Tigulliana’ insieme ad altre organizzazioni sta lanciando un grido d'allarme riguardo alla possibile chiusura del Convento dei Frati Cappuccini a Santa Margherita Ligure e la sua successiva vendita a scopi immobiliari speculativi. 

Questa preoccupazione è emersa dopo alcune settimane di voci non confermate. Attualmente, quattro frati compongono la comunità religiosa nella città.

“Sembra che a giorni il consiglio provinciale debba decidere sulla chiusura del convento e successivamente, forse, su una possibile vendita - dice il referente della Tigulliana Marco Delpino - Non ci sono né smentite né conferme però la notizia circola con molta insistenza perché se ne parla da tempo. Abbiamo pensato che la cosa migliore sia quella di dare voce a questa notizia per poi creare un movimento di opinione pubblica e fare un appello che non sarà sottoscritto dai semplici cittadini ma dai rappresentati delle associazioni che vorranno aderire a questa iniziativa”.

Il Convento si trova in una posizione pregevole al centro della città, tra il Castello cinquecentesco e la Villa Durazzo seicentesca. 

“Verrebbe a mancare una comunità religiosa che esiste da oltre 400 anni sul territorio, in un momento in cui mancano le presenze dei sacerdoti - continua Delpino - I cappuccini molto spesso suppliscono a questa carenza. C’è poi il problema della struttura del convento che ormai è radicata nella città”.

Questa non è la prima volta che il Convento è stato minacciato di chiusura e vendita immobiliare; nel 1974, grazie alla mobilitazione della comunità e all'interessamento di personalità culturali e giornalistiche, il Convento fu salvato da una simile sorte.

“Già 50 anni fa c’era stato un tentativo di chiusura e di vendita successiva - aggiunge Delpino - Poi, per fortuna, non se ne fece nulla perché ci fu una mobilitazione da parte della città, di personalità del mondo della cultura e del giornalismo. All’epoca sono stato un giovane protagonista di quella campagna giornalistica che aveva fatto scendere in campo firme autorevoli del ‘Corriere della Sera’”.

L'associazione ‘Tigulliana’ intende inviare una lettera ai responsabili provinciali della Fraternità Cappuccina per esortarli a riconsiderare la decisione e a cercare alternative che siano in linea con gli insegnamenti francescani di fraternità, povertà, accoglienza e condivisione. Tutte le associazioni cittadine sono coinvolte nella mobilitazione per scongiurare la chiusura.

“Appena lanciata la comunicazione, abbiamo ricevuto l’adesione di diverse associazioni. Già contiamo sull’appoggio di circa quindici associazioni”, dice Delpino.

L’amministrazione comunale di Santa Margherita al momento ha una posizione attendista nella speranza di avere a breve informazioni certe: “Aspetto informazioni fondate - dice il sindaco Paolo Donadoni - Sono già in contatto con i frati di Santa Margherita da tempo per diverse questioni quindi aspetto da loro la conferma di questa situazione. Voglio delle certezze. Muoversi prima, per sentito dire, non è il modo di fare dell’amministrazione. Se e quando la cosa sarà confermata, allora l’amministrazione prenderà posizione, fino ad allora non c’è alcuna posizione da prendere”.

Marco Garibaldi

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