Attualità - 05 novembre 2023, 08:10

Meraviglie e leggende di Genova - La Rinascente

Simbolo del boom economico degli anni ’60, il palazzo è stato il primo dotato di scale mobili. Oggi la sua vocazione commerciale lo ha portato a diventare il primo punto vendita Primark in Liguria

Meraviglie e leggende di Genova - La Rinascente

E’ un simbolo di quel boom economico che ha caratterizzato il Dopoguerra in Italia, con la speranza a trascinare le generazioni verso un futuro capace di far convivere l’uomo e la tecnologia.

Ancora oggi, il palazzo della Rinascente di via Vernazza, a Piccapietra, è un ‘memento’ di un passato storico, fermo a cinque anni fa quando il grande magazzino è stato chiuso perché ‘in perdita da troppo tempo’.

L’edificio, solo in parte occupato, sembra essere destinato a diventare la futura sede di Primark che, giusto poche settimane fa, ha trovato l’accordo con i proprietari dello stabile, BPer Banca, e conta di inaugurare nel 2025.

Il 5 dicembre 1960, quasi sessantatré anni fa, il grande magazzino apriva i suoi battenti a una incredula folla di curiosi.

Costruito in parte per ospitare la Rinascente, che qui è rimasta fino al 2018, e in parte per accogliere gli uffici della Miralanza, l’edificio è nato dalla matita dell’ingegnere milanese Aldo Molteni, già firma dei progetti per la Rinascente di piazza Duomo, e del genovese Marco Lavarello.

La sua realizzazione è avvenuta nell’ambito del Piano Particolareggiato di Piccapietra approvato nel 1953, che imponeva una struttura di due volumi distinti, con attorno un porticato pubblico.

All’interno dell’edificio, tra gli scaffali che mostravano abiti di tutti i tipi, a lasciare a bocca aperta era una delle meraviglie più affascinanti per l’epoca: le scale mobili.

Il negozio, infatti, è stato il primo a Genova a esser dotato di questo sistema che, soprattutto agli occhi dei più piccoli, sembrava arrivato direttamente da un film di fantascienza.

Le cronache dell’epoca raccontano con gioia gli sguardi stupiti dei bambini che, per mano ai genitori, si lanciavano nel sali-scendi delle scale.

Proprio le scale mobili, asportate dagli ambienti alcuni anni fa, potrebbero essere riposizionate, non più in servizio, all’interno del magazzino.

Un piccolo spazio per dare ‘gloria’ a un elemento che oggi appare consueto ma che nella seconda metà del secolo scorso ha rappresentato una vera e propria svolta, e per raccontare la storia di un marchio, quello nato dall’idea dei fratelli Bocconi il cui nome è stato inventato da Gabriele D’Annunzio, cartolina di quel Bel Paese che voleva lasciarsi il terribile passato alle spalle e guardava al futuro con fiducia incondizionata.

Isabella Rizzitano

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