Municipio Ponente - 02 novembre 2023, 08:00

Locali non a norma, Crevari rinuncia al suo magnifico presepe dopo oltre 50 anni

La decisione presa dal parroco, don Emanuele Zanardi. L’assessora comunale alle Tradizioni, Paola Bordilli: “Mettiamo in campo tutte le iniziative necessarie per non disperdere questo patrimonio”

Locali non a norma, Crevari rinuncia al suo magnifico presepe dopo oltre 50 anni

Il presepe di Crevari, uno dei più famosi e suggestivi che è visitato ogni anno da moltissimi genovesi, quest’anno non ci sarà, dopo oltre mezzo secolo. Il motivo dipende dai locali in cui, solitamente, le statuette meccanizzate venivano posizionate, dando vita a un vero e proprio villaggio in miniatura: stando a quanto appreso da don Emanuele Zanardi, il Parroco della chiesa di Sant’Eugenio, non sarebbero a norma e quindi la tradizione si dovrà interrompere, almeno per quest’anno. 

La notizia è confermata anche dalla consigliera comunale Rita Bruzzone, che a Crevari vive: “Il presepe di Crevari è una vera e propria riproduzione del paese, e tutta la comunità è molto legata a questa tradizione. Molti volontari sono amareggiati da questa decisione, che è stata presa dal parroco. I locali sono di proprietà della curia, ed effettuando delle verifiche sono emerse alcune incongruenze.

Alcune persone si sono già proposte di trovare sponsor per mantenere in vita il presepe, ma i crevarini sono pronti a fare comunità nel caso in cui ci sia la possibilità di intervenire”.

Un problema di sicurezza su cui sicuramente non è possibile transigere, ma che priverebbe così il paese, Genova e la Liguria intera di uno dei suoi presepi più caratteristici. 

“Il presepe veniva sempre costruito anche da chi è lontano dall’ambiente della parrocchia, ha un valore affettivo enorme per tutti gli abitanti.  La nostra speranza è capire che margini di possibilità ci sono di aprire, magari spostandone una parte all’interno della parrocchia, come già era successo in passato” continua Bruzzone.

Lo spazio in cui storicamente veniva allestito il presepe, di circa 200 metri quadri, era un tempo il salone della parrocchia, che poi è stato interamente dedicato alla tradizione natalizia dal 1970 in poi. La caratteristica che ha reso celebre Crevari e il suo presepe è proprio l’ambientazione: dal lago alle colline, dalle tipiche creuze alle montagne innevate con tanto di effetti speciali che creano l’effetto ‘nevicata’, fino ad arrivare al temporale che, con effetti sonori e visivi, sembra quasi reale, con tuoni, fulmini e saette. La tradizione vuole anche le tipiche statuine siano, oltre ai personaggi immancabili, rappresentativi dei mestieri di una volta: dalla massaia al contadino, dal calzolaio al pastore, e così via. 

Ogni anno, con cura e passione, gli ‘artisti’ del paese hanno dedicato le loro energie a costruire, migliorare e rinnovare il presepe, costruendo nuove ambientazioni o semplicemente ridipingendo le statuine, rigorosamente a mano. I lavori per smontare la parte che viene lasciata solitamente montata di anno in anno sono però già cominciati, tra la delusione generale dei crevarini. 

Una speranza di trovare una soluzione, e di salvare quindi il presepe di Crevari, arriva dall’assessora alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli: “Negli ultimi giorni i miei uffici hanno contattato la parrocchia di Crevari per una iniziativa che stiamo facendo proprio sui presepi e anche a noi hanno comunicato di problemi legati sia con la location sia ai meccanismi del presepe. Ho sentito personalmente ieri il Don e nel giro di una settimana ci risentiremo per capire come poter essere utili e come attivare tutte le iniziative necessarie per non disperdere un patrimonio così importante per la città come il tradizionale presepe”.

Chiara Orsetti

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