Ufficialmente sono 1316, per un valore di 430 milioni di euro, i progetti inseriti in Liguria nella lista delle opere del PNRR, che rischiano concretamente di non essere finanziati e di dover quindi attendere tempi più lunghi per accedere a differenti forme di finanziamento delle opere pubbliche.
“Il dato, ufficialmente reso pubblico sin dall’agosto scorso, è tutt’oggi – afferma il presidente di ANCE Liguria, Emanuele Ferraloro – poco noto, ma richiede a nostro parere almeno due considerazioni di emergenza.
La prima sulla insopprimibile necessità di trasparenza: dobbiamo sapere quali opere hanno effettivamente la possibilità di essere finanziate e quali invece rischiano di partire senza copertura complessiva col pericolo concretissimo di futuri contenziosi fra pubblica amministrazione e imprese.
La seconda emergenza è quella di dare vita a una lista definitiva di grandi opere sulle quali concentrare i finanziamenti”.
“Si è frettolosamente e sommariamente pensato che tutto fosse finanziabile, quando la vera motivazione del PNRR era ed è – prosegue Ferraloro – quella di intervenire sui ritardi del sistema Paese, ritardi che per l’Italia si concentrano sulle infrastrutture di mobilità e trasporto”.
Secondo ANCE Liguria, se è quindi corretto procedere a una scrematura anche dei “sogni”, è indispensabile generare un quadro di certezze che arresti la corsa dell’ultimo minuto ai bandi di gara per opere certo importanti, ma comunque minori che oggi sono a rischio definanziamento e la cui assegnazione si tradurrebbe in un ulteriore rischio anche a carico delle imprese edili che si troverebbero a operare al di fuori del PNRR.
“Uno scenario come questo – aggiunge Ferraloro – potrebbe lasciare spazio a quelle imprese totalmente destrutturate che interagirebbero con la pubblica amministrazione solo per puntare agli anticipi sul prezzo dei lavori che le norme sul PNRR garantiscono, per poi abbandonare i cantieri. Un caos che il Paese non si può permettere”.
Nella sola provincia di Genova ci sono cantieri a rischio per 422 opere per un valore di 254 milioni di euro, anche per opere significative, e nell’elenco degli interventi a rischio “definanziamento” figurano opere anche simbolo come la sistemazione di piazzale Kennedy a Genova (parte del progetto del Waterfront), o quella di lungomare Canepa, nonché molti interventi di edilizia scolastica.
“Bene – conclude il presidente di ANCE Liguria – che il Governo all’insegna della sostenibilità reale della spesa abbia deciso di spostare alcuni progetti dal PNRR ad altre forme di finanziamento pubblico che forse richiederanno tempi più lunghi, ma è indispensabile che venga definita subito la lista dei progetti che saranno finanziati dal PNRR e quella dei progetti non a rischio, bensì concretamente esclusi dai benefici del PNRR e quindi definanziati”.
Un’ultima considerazione: con una percentuale inferiore al 3% dei progetti a rischio definanziamento sul totale dei progetti inizialmente inseriti nel PNRR, la Liguria si colloca fra le regioni più “virtuose” visto che la percentuale dei progetti a rischio sale al 18% in Lombardia e al 16% in Piemonte.