Scegliere in modo consapevole quali cosmetici acquistare sembra non essere cosa semplice. Tra ingredienti dai nomi complessi che, a turno, vengono colpevolizzati di questo o quell’effetto indesiderato, titoli allarmistici e marketing studiati per invogliare all’acquisto, decidere quali prodotti utilizzare sembra sempre più una sfida.
Ma in soccorso arrivano scienza e informazione che hanno il compito di insegnare alle persone cosa è vero e cosa, invece, è credenza popolare.
Lo spiega Beatrice Mautino, divulgatrice scientifica e autrice di diversi libri, che ieri, in un Salone del Maggior Consiglio esaurito in tutti i posti, ha tenuto un incontro nell’ambito del Festival della Scienza.
“Quando guardiamo un cosmetico, al supermercato oppure in profumeria - spiega Mautino - siamo portati da un lato ad averne paura e dall’altro ad avere tante aspettative. La scienza ci può aiutare a ridurre queste paure e a ridimensionare le aspettative, per arrivare al vero valore del cosmetico e quindi capire come i cosmetici ci possono aiutare”.
Falsi miti, promesse e innovazioni, come spiega l’autrice anche nel suo ultimo volume ‘La scienza dei cosmetici’, vanno conosciuti e sfatati. In questo modo, e grazie all’approccio scientifico, si può a una scelta sempre più consapevole.
Mautino prosegue: “I cosmetici si chiamano trucchi non per un motivo a caso ma perché, di fatto, ci rendono più belli, quindi sono pensati per migliorare il nostro aspetto. Quindi noi, nell’acquistare un cosmetico dobbiamo sempre avere in mente questa definizione quindi pensare che un cosmetico ha un’azione temporanea, estetica, quindi serve a renderci appunto più belli, però non può cambiarci in maniera permanente, definitiva”.
Ma i cosmetici servono?
“Si, certo. Magari a fare non quello che ci aspettiamo ma potremmo esserne sorpresi da quello che possono fare davvero e gli strumenti della scienza ci permettono di capire”.
Il trucco c’è, e si vede.
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