Il caso della messa in sicurezza della frana di Capolungo a Nervi, avvenuta il 19 gennaio 2014 causando il crollo di una parte del territorio verso il mare e rendendo inagibili quattro case, ha nuovi sviluppi: oggi la discussione in una commissione comunale ad hoc.
Il Comune infatti vuole andare avanti con la messa in sicurezza della scogliera che porterà alla realizzazione di una massicciata a protezione della costa per un costo complessivo di circa 550 mila euro. Sui tempi non si è fatto ancora chiarezza: i tecnici specificano che l’intervento sarà realizzato solo ed esclusivamente con l’impiego del pontone. Questo rende difficile stabilire un termine preciso dei lavori in quanto il pontone può lavorare solo con condizioni del mare ottimali.
GLI SVILUPPI DELLA VICENDA
Nel 2015, un anno dopo la frana, il tribunale ha ordinato al Comune e alla Regione di mettere in sicurezza il versante crollato e le abitazioni. Tuttavia, nel 2016, una nuova ordinanza ha escluso la Regione dalla responsabilità, confermando gli obblighi per il Comune. Nonostante ciò i lavori di messa in sicurezza non sono ancora stati eseguiti.
Nel frattempo, 19 persone sono state sfollate a causa della frana, di cui 12 a seguito dell'evento del 2014 e altre a causa di eventi successivi nel 2019 e 2022.
Nel 2021, uno studio dell'università di Genova ha evidenziato un peggioramento delle condizioni di stabilità del versante mentre l’anno scorso i proprietari delle abitazioni interessate hanno scritto una lettera pubblica al sindaco, ottenendo un incontro con l'assessore comunale che ha annunciato l'intenzione del Comune di procedere con una progettazione ex novo per ridurre i costi.
L’ordinanza del tribunale richiama il Comune alla messa in sicurezza non della strada ma delle fondazioni dei civici. Si tratta di un investimento che si aggira attorno ai 10 milioni di euro, molto di più ai 550 mila previsti dall’amministrazione.
Nel 2023 la consigliera comunale Cristina Lodi (Azione) ha presentato una mozione in consiglio comunale che impegnava il sindaco e la giunta ad avviare una gara per l'affidamento dei lavori nel più breve tempo possibile, utilizzando il progetto già validato dal Comune nel 2021. Tuttavia, la giunta ha espresso parere contrario alla mozione.
Oggi ancora delusione da parte dai banchi dell’opposizione che sperava in un intervento più sostanzioso e strutturato.
“Dei lavori riguardanti l’ordinanza del tribunale non è partito niente - contesta Cristina Lodi - Questo portato avanti dal Comune è solo il lavoro più piccolo, residuale, sulla scogliera”.