Sarà Michelangelo Pistoletto, insieme con Marco Paolini, a inaugurare la ventunesima edizione del Festival della Scienza, in programma da giovedì 26 ottobre a domenica 5 novembre.
Undici giorni per 239 eventi tra conferenze, laboratori, mostre, eventi speciali e spettacoli che stanno richiamando studenti e appassionati da tutta Italia e non solo, all’insegna della parola chiave Impronte.
“Scienza e letteratura - racconta Alberto Diaspro, presidente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza - nei centenari di Calvino, Natta e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, come elementi di trasformazione del mondo. Questo sosteneva proprio Calvino e questo riportiamo nel Festival, che sarà attualissimo come temi e percorrerà, partendo dalle impronte, il rapporto con il sociale”.
Un festival ricco, dunque, che mantiene il format consolidato negli anni ma che si innova nei contenuti. Dopo il successo della passata edizione, i primi dati raccolti fanno ben sperare anche per l’appuntamento del 2023, come sottolinea il presidente del Festival della Scienza Marco Pallavicini: “Abbiamo centomila prenotazioni da dodici regioni, milleduecento classi; duemilacinquecento abbonamenti early bird, cioè abbonamenti venduti prima ancora dell’uscita ufficiale del programma. Abbiamo appuntamenti per undici giorni di festa, di scienza, di comunicazione, di divertimento, perché il Festival è prima di tutto una festa dei contenuti scientifici, ma una festa per tutti”.
Proprio all’insegna della festa, l’edizione numero ventuno del Festival celebra importanti ricorrenze, come il centenario del CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, i vent’anni di IIT, l’Istituto Italiano di Tecnologia che proprio a Genova ha la sua sede, e i trent’anni dell’Acquario di Genova, appuntamenti che per Fulvia Mangili saranno un valore aggiunto, così come lo saranno gli appuntamenti pensati nel solco di Genova Capitale del Libro: “Abbiamo un programma pensato appositamente - spiega la direttrice del festival - sedici divulgatori parleranno dei loro libri e di come la scienza si racconta proprio attraverso di essi”.
“Il Festival è uno degli avvenimenti più importanti della nostra città e della nostra regione - aggiunge il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Una decina di giorni per incontrare i giovani, per analizzare dove sta andando il mondo dal punto di vista della scienza in un momento particolarmente complesso della nostra vita che vede temi come la transizione ecologica e l’intelligenza artificiale irrompere sulla scena. Un modo per conoscere, per tenersi informati ma anche per orientare la passione dei giovani”.
Gli fa eco anche il sindaco di Genova Marco Bucci: “È bello che anche quest’anno si vada avanti con tanti ospiti per l’appuntamento che innamora i giovani e serve loro per spingerli a coltivare le emozioni. Il più grosso risultato del festival è avere tanti giovani che si dedicano al mondo della scienza”.
Tra gli appuntamenti in calendario, c’è grande attesa per il progetto RAISE (Robotics and AI for socio-economic empowerment), un progetto di rete coordinato da CNR, IIT e Università di Genova con il supporto di Regione Liguria che rientra nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Venticinque i partner coinvolti per affrontare tematiche legate alle tecnologie urbane capaci di favorire l’inclusione, ai nuovi dispostivi robotici e ambienti intelligenti per le persone fragili ma anche per il monitoraggio di ambienti mani e marini che vedrà il suo cartine a Porta Siberia con il Villaggio dell’Innovazione.