Attualità - 17 ottobre 2023, 10:33

Le manovre salvavita si imparano a scuola, seicento studenti partecipano all’iniziativa di New Life Resuscitation (Foto e video)

Stefano Mordeglia (Sige): “È importante portare nelle nostre classi l’addestramento e la capacità di essere operativi in caso ci sia una persona in arresto cardiopolmonare”. Donato un defibrillatore al Comune di Genova

Le manovre salvavita si imparano a scuola, seicento studenti partecipano all’iniziativa di New Life Resuscitation (Foto e video)

Intervenire nei primi minuti, in caso di arresto cardiopolmonare può fare la differenza tra la vita e la morte.

Lo sanno bene soccorritori e medici di emergenza e urgenza che ogni giorno salvano centinaia di vite.

Queste manovre, se insegnate alla popolazione, aumentano di molto la possibilità di un intervento efficace e rapido in caso di arresto cardiaco. Insegnarle ai giovani, poi, rappresenta un valore aggiunto. Così, nella giornata dedicata alla rianimazione cardiopolmonare, New Life Resuscitation, con Sige, Acquario di Genova, Coop Liguria, Anpas Liguria e Lions Sestri Levante, ha organizzato un corso rivolto ai ragazzi degli istituti superiori per insegnare loro le manovre salvavita.

Seicento studenti hanno partecipato all’iniziativa svoltasi all’Acquario di Genova imparando come agire e cosa fare in caso di emergenza.

Stefano Mordeglia, direttore Servizi Industriali Genova - Sige, ha spiegato il perché dell’iniziativa: “È importante portare nelle nostre scuole l’addestramento e la capacità di essere operativi in caso ci sia una persona in arresto cardiopolmonare”. 

Una giornata divisa in due momenti, iniziata con la formazione teorica e proseguita con la prova pratica sotto gli occhi attenti degli istruttori con tanto di esercitazioni sui manichini.

La mattinata ha visto protagonista anche il professor Paolo Cremonesi, direttore del pronto soccorso dell’ospedale Galliera: “La cultura dell’emergenza, in questo caso della rianimazione cardiopolmolmonare deve partire assolutamente da giovani già a livello scolastico, per poi diventare un’acquisizione che si porta avanti negli anni. Come sappiamo, in caso di arresto è importante chiamare subito il 112, ma chi è presente deve immediatamente intervenire con la rianimazione cardiopolmonare perché rianimando si riesce a riportare in vita persone che altrimenti non avrebbero chances di sopravvivenza. Insegnare ai giovani è quindi un investimento per tutti noi nell’ambito della cultura dell’urgenza e dell’emergenza”.

L’importanza della formazione è stata ribadita anche dal presidente di Costa Edutainment, Beppe Costa: “Da tantissimi anni faccio il corso annuale e lo faccio fare ad alcuni collaboratori delle nostre attività perché credo sia fondamentale il capire cosa fare nei primi momenti, nei primi secondi. Credo tantissimo in questo tipo di iniziative e sono stato ben contento che volessero venire qua in Acquario e che lo spazio diventi una cassa di risonanza per un messaggio così importante: l’attenzione rispetto agli altri nei primi momenti in cui uno ha un problema di cuore”.

L’iniziativa ha visto il sostegno anche dell’amministrazione comunale, come ha voluto ricordare Federica Cavalleri, consigliere delegato ai grandi eventi: “È importantissimo sostenere iniziative di questo genere per far capire quanto sia importante il primo soccorso. Come amministrazione comunale lo facciamo installando insieme alle pubbliche assistenze tantissimi defibrillatori, che sono un sostegno di primo soccorso. Tantissimi sono gli arresti cardiaci, quindi è importante spiegare, partendo dai giovani, quello che si può fare”.

La giornata è stata anche l’occasione per la consegna di un defibrillatore, donato da Sige al Comune di Genova e destinato a una delle scuole del territorio.

A riceverlo, oltre a Cavalleri, anche l’assessora alle Politiche dell’istruzione, Marta Brusoni: “Con il defibrillatore e il corso potremmo salvare delle vite umane e questo direi che contribuisce nel percorso di formazione che noi tutti vogliamo dare. Una formazione che non deve essere solo ed esclusivamente culturale ma una formazione di vita”.

Tra le associazioni che hanno voluto prendere parte e sostenere il progetto c’è anche l’Unitalsi. La sua presidente, Gemma Malerba, ribadendo l’importanza dell’attenzione al prossimo e del mutuo aiuto, ha poi aggiunto: “È molto bello essere qua durante questa spiegazione, nella giornata della rianimazione cardiopolmonare. Ogni anno organizziamo dei corsi nella nostra sede, coi nostri volontari, perché è importantissimo riuscire a sapere subito come comportarsi quando ci troviamo con una persona che perde i sensi. Purtroppo ci siamo già trovati in queste occasioni. Ringrazio l’Associazione Viva che ci ha insegnato a comportarti perché abbiamo aiutato e siamo riusciti anche a salvare delle persone. Partecipate ai corsi perché è un dovere morale sapere tutti noi cittadini come comportarsi in caso di emergenza”.

Anche l’assessore alla Protezione Civile, Sergio Gambino, sottolineando l’importanza di iniziative analoghe per sensibilizzare anche verso il volontariato ricorda come conoscere e intervenire con le principali manovre in caso di arresto cardiaco è l’unico modo per far si che si aumentino le probabilità di sopravvivenza per l’infartuato.

Emanuele Sartori, direttore Formazione IRC New Life Resuscitation conclude: “Questa iniziativa è fondamentale perché abbiamo la consapevolezza, e i dati ci supportano in questo, che il cambiamento culturale che proviene dai ragazzi è fondamentale per innalzare la percentuale di sopravvivenza da arresto cardiocircolatorio. I ragazzi che crescono con la voglia di fare e mettere in atto le semplici manovre come massaggio cardiaco, ventilazione, la chiamata precoce al servizio di emergenza, sono il mezzo fondamentale per aumentare la capacità di influire sulla sopravvivenza futura. Oggi impareranno questo, oggi i ragazzi avranno a loro disposizione una parte teorica per consolidare il loro bagaglio culturale poi delle stazioni pratiche dove esercitarsi sulla rianimazione e sull’uso del defibrillatore. Sarà messo tutto insieme con le sequenze gatte sui mezzi di soccorso in modo da esercitarsi ma stimolare anche il volontariato”.

Isabella Rizzitano

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