Oggi il sindaco di Genova Marco Bucci ha visitato il Porto di Genova accompagnato dal direttore interregionale per la Liguria, il Piemonte e la Valle d'Aosta, Andrea M. Zucchini. Lo scopo di questa visita era quello di approfondire la conoscenza sull'operatività dei funzionari dell'agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) all'interno del porto di Genova.
Il direttore territoriale e i funzionari dell'ufficio delle dogane di Genova hanno fornito una dettagliata panoramica dei controlli effettuati sugli sbarchi e gli imbarchi di passeggeri e autovetture, in particolare quelli diretti verso paesi del nord Africa, come Tunisia e Marocco. Questa zona ha visto un notevole aumento di traffico, con quasi 2,5 milioni di passeggeri transitati sin dall'inizio del 2023, di cui almeno 400.000 provenienti dal Nord Africa.
“Voglio ringraziare i circa 400 dipendenti dell’Agenzia delle Dogane che operano nelle sedi di Genova per il lavoro attento e appassionato che portano avanti ogni giorno nell’interesse delle attività del porto e della nostra città - spiega Marco Bucci -. Mi ha fatto estremamente piacere toccare con mano la loro operatività su campi trasversali e a tutti loro chiedo di continuare a prestare servizio con scrupolo nell’interesse di tutti. Al direttore Andrea Zucchini rinnovo la disponibilità dell’amministrazione comunale a lavorare in sinergia per raggiungere altri importanti obiettivi per Genova”.
Una delle sorprese più piacevoli della visita è stata la scoperta del nuovo laboratorio chimico di Genova dell'ADM che si è rivelato una struttura di eccellenza sia a livello regionale che nazionale. Una novità degna di nota è l'introduzione di un laboratorio chimico mobile che affiancherà il laboratorio fisso. Questo laboratorio mobile è equipaggiato con apparecchiature specializzate per l'analisi chimica degli oli minerali ed è destinato ad essere utilizzato per i controlli nei depositi e negli impianti di distribuzione del carburante. La sua missione principale è contrastare l'evasione dell'accisa e prevenire frodi commerciali in questo settore.
“L’attuale congiuntura internazionale - ritiene Zucchini - richiede controlli sempre più rapidi e allo stesso tempo efficaci, al fine di preservare le frontiere dell’Unione Europea da traffici illeciti e garantire un veloce deflusso dei passeggeri. A tal fine, l’optimum sarebbe avere, compatibilmente con le caratteristiche tecniche del porto, un’apposita area extra-Schengen distinta dagli spazi dedicati al traffico nazionale e unionale”.