Funivia del lagaccio, Lodi (Azione) insiste: "Si valutino proposte alternative"

È cominciata lo scorso 5 settembre la Conferenza dei Servizi relativa alla funivia del Lagaccio, al termine della quale i lavori per la costruzione potrebbero partire, per terminare entro dicembre 2024. Durante la commissione consiliare di questa mattina, però, è stato comunicato che sono arrivate osservazioni al progetto che richiedono un rallentamento e un posticipo della stessa. A darne notizia è la consigliera comunale di Azione Cristina Lodi, che al termine dei lavori ha annunciato che richiederà l’accesso agli atti per capire quali sono le osservazioni sollevate, visto che non sono state condivise durante la commissione.  

La consigliera ha poi nuovamente sostenuto, insieme ai comitati e alle associazioni, la proposta di rilanciare la cremagliera Principe - Granarolo, per garantire “un turismo di prossimità, un servizio pubblico reale a favore del territorio e non avrebbe un impatto così pesante sul territorio, se non quello di rilanciare un servizio con molte meno risorse e più vantaggi per il quartiere. Ovviamente è difficile parlare di alternative di mobilità quando proprio l'assessore alla mobilità, che in queste occasioni dovrebbe essere in prima linea, non è presente alla commissione. Ho richiesto alla giunta di fermarsi e di valutare le proposte alternative anche con il banale utilizzo di navette nei punti di arrivo della cremagliera e della funicolare del Righi, per sostenere un turismo di prossimità e non solo dei crocieristi ma per chi ama il verde, i percorsi ginnici e il Parco del Righi”.   

Altra assenza rimarcata da Lodi è quella di Soprintendenza e Regione Liguria, che non si sono presentate pur essendo invitate: “Un’assenza molto grave, perché ricordiamo che la Regione non ha dato avvio alla valutazione di impatto ambientale per un'opera di questo tipo, che anche chi non è del mestiere capirebbe che necessita di un approfondimento di impatto sul territorio. Questo dimostra ancora una volta che il presidente Toti al sindaco Bucci non dice mai di no”.