Politica - 03 ottobre 2023, 18:50

Bagarre in aula rossa sul caso Lorenza Rosso, parole di fuoco tra Bucci e Bertorello

Il sindaco al capogruppo leghista: "Traditore". La replica: "Non mi faccio comprare da nessuno". Gli interventi di Paolo Gozzi e Simone D'Angelo al termine del consiglio

Bagarre in aula rossa sul caso Lorenza Rosso, parole di fuoco tra Bucci e Bertorello

È stato chiuso dal presidente Carmelo Cassibba, poco dopo le 17.30, il consiglio comunale che ha visto protagonista la vicenda riguardante i terreni a Rivarolo, in via Pierino Negrotto Cambiaso, dove sono stati posizionati dei container che avrebbero dovuto ospitare dei minori non accompagnati, ma risultati di proprietà di una (ormai ex) collaboratrice dell’assessora alle Politiche Sociali Lorenza Rosso, Valentina Militerno.  

Le proteste dei consiglieri di minoranza in merito alle mancate dimissioni di Rosso sono andate avanti per l’intero pomeriggio, sfociando anche in una sospensione della seduta per cercare di calmare gli animi e proseguire con i lavori e le votazioni previste. Tanti i consiglieri coinvolti, fino allo scontro tra Federico Bertorello, capogruppo della Lega, e il sindaco Marco Bucci, sfociato in parole al vetriolo: "Non mi faccio comprare da nessuno, neanche mio padre mi parla così" ha tuonato il consigliere, che pare sia stato definito "traditore" dal sindaco per il mancato intervento in difesa dell'assessora Rosso. 

Spiega Paolo Gozzi, capogruppo di Vince Genova in consiglio comunale: “La nostra posizione ricalca quella che il sindaco ha voluto comunicare in apertura di seduta, sottolineando che il fatto è sicuramente grave e rilevante. La reazione è stata, a nostro avviso, tempestiva e decisa con le dimissioni dell’interessata e la ricerca di un terreno più consono dal punto di vista amministrativo e sociale per ospitare questo tipo di struttura”. 

L’opposizione chiede le dimissioni di Lorenza Rosso, voi non le ritenete necessarie?
Il fatto è stato decisamente affrontato con le dimissioni della diretta interessata dopo pochissime ore rispetto all’uscita della notizia a mezzo stampa, e con la ricerca di un terreno diverso, quindi diciamo che tutti gli elementi ulteriori che si è cercato di far emergere rispetto alla vicenda sono allo stato attuale delle allusioni, e alle allusioni non si va dietro ma si sposta l’attenzione sul merito amministrativo e si occupa di quella che già era un’urgenza e ora lo è in maniera doppia”.

In aula avete partecipato con Genova Domani alla discussione in aula, mentre gli altri partiti che appoggiano il sindaco non lo hanno fatto. C’è stata anche una lite piuttosto accesa tra Bucci e Bertorello, c’è una spaccatura interna nella maggioranza? 

La scelta di intervenire in aula è legittima e tante volte non è stata usata da chi ne aveva facoltà. Le tensioni ci stanno, il fatto è rilevante, finché abbiamo discusso dell’iniziativa in aula non ho visto spaccature, ho visto confronto tra esponenti di maggioranza che sono intervenuti, esponenti di minoranza diversa e legittima, ma contenuta nel merito. Poi c’è stata una deriva del consiglio sul profilo regolamentare e con esso anche delle tensioni ma ripeto, extra consiliari, che confido rimangano in quell’ambito”.

Ci sono nuove soluzioni per i migranti ora che i terreni non saranno più utilizzabili?

Questo non lo so dire. Sicuramente abbiamo urgenza di intervenire su questo tipo di situazione perché sappiamo che non si può parlare neanche più di emergenza, abbiamo avuto un raddoppio di flussi tra il 2021 e il 2022 e nel 2023 la situazione è stata ancora più oppressiva per le città. Dobbiamo riuscire a legare il diritto di queste persone a essere accolte e della città di essere messa in condizione di accoglierle. Si cercherà un sito idoneo sotto il profilo amministrativo, fisico e sociale perché si possa garantire a queste persone il diritto all’accoglienza”.

Anche Simone D’Angelo, capogruppo del PD e protagonista delle proteste della giornata, ha chiarito la sua posizione: “Per giorni abbiamo chiesto a questa amministrazione perché sia stato scelto un piazzale sottostrada e privo di servizi per ospitare dei minori non accompagnati. La risposta è arrivata in queste ore: era di proprietà di una collaboratrice dell’assessora Rosso. Il sindaco ha ammesso l’errore, avremmo voluto delle parole chiare anche da parte dell’assessora sul perché sia andata avanti su questa soluzione. Di fronte all’ammissione che c’è stato qualcosa che non funzionava da parte di una collaboratrice diretta è troppo facile scaricare la colpa sugli assistenti. Chi ha oneri politici deve assumersi le responsabilità, e oggi il silenzio di tomba dell’assessora è uno schiaffo ai genovesi”.  

Bucci si è arrabbiato con Bertorello perché la maggioranza non è stata a sostegno dell’assessora, c’è secondo lei una spaccatura interna?

Penso che quello che va osservato è che a fronte della discussione in aula solamente le liste civiche del sindaco hanno ritenuto di difendere Rosso. Tutti i partiti di centro destra si sono rifugiati in un silenzio che vale più di mille parole”. 

Durante la sospensione dei lavori c’è stata la conferenza dei capigruppo, che cosa avete chiesto? 

Da parte nostra c’è stata la richiesta di riprendere i lavori dell’aula continuando a richiedere che Rosso conferisse in aula rispetto all’accaduto. Non volevamo un processo, ma che qualcuno ci dicesse chi aveva la responsabilità politica di quanto accaduto”.  

Quali soluzioni per i minori non accompagnati che non potranno essere ospitati a Rivarolo? 

Quello che preoccupa tutti noi è dove andranno i minori e l’assenza del piano di accoglienza che sarebbe di responsabilità dell’assessora, che avrebbe dovuto costruire delle politiche di inclusione per questi ragazzi che arrivano soli in città. Se la stessa assessora Rosso si faceva consigliare da chi è proprietario di un terreno dove mettere i container, forse c’era conflitto di interesse.

Manca una politica di inclusione a Genova, che è una città ospitale e lo ha sempre dimostrato, come lo hanno dimostrato i cittadini della Valpolcevera, manifestando contro i container per questione di dignità, e non per la presenza dei migranti”.

Chiara Orsetti


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