Attualità - 01 ottobre 2023, 07:20

Meraviglie e leggende di Genova - Dieci (+1) motivi per cui vale la pena vivere a Genova

Dai vicoli della Città Vecchia ai ‘bricchi’, ecco un decalogo che riassume la bellezza del vivere all’ombra della Lanterna

Meraviglie e leggende di Genova - Dieci (+1) motivi per cui vale la pena vivere a Genova

Genova è una città che non ammette mezze misure. Spesso difficile da sopportare, la Superba va stretta a tanti, giovani e meno giovani, che scelgono di lasciarla certo non senza difficoltà.

Ma tutti i genovesi, di nascita o di adozione, sono certi di vivere nella città più bella del mondo. Ecco dieci motivi (più uno) per cui vale la pena vivere a Genova.

  1. Il paesaggio.
    Scalinate, creuze, vicoli e vicoletti, parchi e sentieri in cui spesso irrompe il mare. Il cielo terso, le case alte, i borghi e le spiagge, diventano la cornice del brulicare di vite, strette strette da levante a ponente in un abbraccio compreso tra terra e acqua.
  2. Il mare.
    Che sia nel borgo di Boccadasse o sulle rive di Voltri, il mare è una costante per chi vive a Genova. Al più timido raggio di sole, le spiagge si popolano e poco importa della stagione, del vento che taglia la faccia o del caldo torrido perché è difficile essere infelici quando si guarda il mare.
  3. I monti e le alture
    Salire sui ‘bricchi’ in pochi minuti, magari con le funicolari e gli ascensori, e trovarsi distanti dal caos della città per godersi un momento di relax a contatto con la natura è un’esperienza che si può fare solo a Genova. Ah, sui ‘bricchi’ ci sono anche delle osterie niente male.
  4. La focaccia.
    Non serve aggiungere altro. Ma non è solo per la focaccia che vale la pena vivere a Genova. All’elenco bisogna aggiungere il pesto, la cima, il pandolce, la farinata, le trippe, il cappon magro, la torta pasqualina e tutte le prelibatezze della gastronomia. No, la torta di riso è finita. 
  5. Il commercio delle piccole botteghe.
    Da sempre città di mercanti, Genova racconta la sua storia secolare anche nelle architetture che conservano importanti testimonianze della sua vocazione. Non solo passato, però, perché il tessuto commerciale genovese preserva le sue eccellenze nel campo dell’artigianato con le botteghe storiche che rendono la città ancora più unica. 
  6. I cantautori.
    De Andrè, certo, ma anche Tenco, Lauzi, Bindi, Parodi, i Trilli, Ricchi e Poveri, Matia Bazar. Esponenti della “Scuola genovese”, sperimentatori nel campo dell’elettronica, artisti della canzone dialettale, tutti loro a Genova hanno trovato una profonda ispirazione.
  7. Il patrimonio artistico.
    Negli ultimi anni la straordinaria ricchezza del patrimonio culturale genovese sta sempre più emergendo, gettando una nuova luce sul passato della città.
    Il centro storico, tra i più grandi d’Europa, i musei con le numerose opere custodite, le mostre, gli spettacoli, anche all’aperto, la Lanterna, i murales di Certosa, ce n’è per tutti.
  8. La qualità della vita.
    E’ vero, bastano due gocce di pioggia per mandare in tilt il traffico e rendere la città un cimitero di ombrelli spezzati dal vento. E’ vero, mancano gli spazi, serve maggiore verde cittadino, serve implementare il trasporto pubblico, ma Genova è a misura d’uomo e questo, come spesso si sente dire da chi Genova l’ha dovuta lasciare, la rende una città in cui vale la pena vivere.
  9. I motorini.
    Estate o inverno, il motorino è un vero e proprio segno particolare del ‘paesaggio’ di Genova. Come descrivere la sensazione che si prova quando si salta in sella e ci si sposta da una parte all’altra della città? O il leggero brivido che coglie quando, dopo qualche ora in spiaggia si torna a casa mentre il sole tramonta e si riflette sugli occhiali da sole? (che qui si portano tutto l’anno).
  10. Le contraddizioni
    Antico e moderno convivono insieme e si scambiano continuamente la parte, ricchezza e miseria si mostrano quasi nello stesso momento, frenesia e lentezza sono ai lati opposti della strada, ma Genova è così: fa convivere tutto e il contrario di tutto in una manciata di chilometri.

+1  I Genovesi.
Sarà strano, ma vale la pena vivere a Genova proprio per i genovesi. Burberi e diffidenti, come la gente di mare e i commercianti sanno essere, per eredità storica ancora oggi i genovesi sono così, ma guadagnare il loro affetto vuol dire trovare amici fidati e leali, capaci di mostrare un’anima sincera che ha solo l’apparenza di ruvidità.

Isabella Rizzitano

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