"Ebbene sì: ci sono voluti più di cinque mesi perché il Ministero delle infrastrutture rispondesse alla nostra interrogazione sul Skymetro. Tanto valeva aspettarne altri cinque, visto che il Mit, con il viceministro Bignami, oltre a non avere rispetto delle tempistiche, candidamente ammette di essere ancora in attesa della documentazione: in pratica, la destra che governa intende destinare circa 400 milioni di euro a Genova senza nemmeno avere in mano un progetto di fattibilità tecnico-economica, i cui termini sono peraltro scaduti ad agosto!”.
Così, il deputato M5S Roberto Traversi, primo firmatario dell’interrogazione depositata lo scorso aprile.
“Un così rilevante finanziamento richiede valutazioni puntuali e credibili, oltre che una documentazione completa e rispettosa della tempistica. Non solo quest’ultima non è stata trasmessa nei tempi richiesti per le opportune verifiche, ma tutta l’operazione è palesemente fondata su una forzatura: lo Skymetro, infatti, non – e ribadiamo NON – è previsto nel PUMS. E allora con quali presupposti si prosegue su questa strada, sulla quale peraltro insistono rischi per la sicurezza, visto che si vuole costruire in aree esondabili in deroga alla distanza minima di 10 metri dagli argini?”.
“Lo Skymetro voluto da Bucci, approvato da Toti e accolto praticamente a scatola chiusa dalla destra nazionale, è un’opera retrograda e impattante alla quale il M5S contrappone da sempre il tram”, conclude Traversi.