Attualità - 29 settembre 2023, 11:01

Il Ponente genovese torna in corteo: la manifestazione domani mattina con partenza da Pra’

Appuntamento alle ore 10 di fronte alla stazione ferroviaria. Si marcerà in direzione di Pegli per dire no ai progetti di espansione portuale, alla fabbrica dei cassoni e ad altre criticità che interessano le varie delegazioni

Il Ponente genovese torna in corteo: la manifestazione domani mattina con partenza da Pra’

Dopo la grande manifestazione dello scorso 25 marzo, quando scesero in strada cinquemila persone, il Ponente genovese torna a farsi sentire, per ribadire il proprio no a ulteriori servitù e per chiedere un miglioramento nel rapporto tra insediamenti produttivi e abitazioni.

Il corteo è fissato per domani, 30 settembre: concentramento a partire dalle ore 10 davanti alla stazione ferroviaria di Genova Pra’ e da lì si andrà in direzione di Pegli. La manifestazione è contro le modalità di realizzazione della nuova diga, a cominciare dal cantiere logistico che sta comparendo al Sesto Modulo del Porto di Pra’ (la notizia che inquieta maggiormente i comitati, in queste ore, è il fatto che il sindaco Bucci sia stato nominato commissario di questa grande opera che rappresenta la punta degli investimenti del Pnrr). Ma poi si manifesta anche contro lo sversamento dei fanghi in mare, contro i cantieri per la Gronda, contro la presenza dei depositi chimici a Multedo, contro il cantiere dei cassoni di fronte a Pegli Lido (ipotesi tutt’altro che archiviata), contro i progetti di espansione portuale a Sampierdarena e Voltri e per la difesa e la salvaguardia delle spiagge del Ponente.

Questi sono i temi riassunti nel volantino che è stato appeso in tutte le strade del Ponente e in quasi tutti i portoni (anche se alcuni sono stati strappati nelle sere scorse, il che ha suscitato parecchio sdegno e polemiche), oltre che fatto circolare sui social network: è frutto della sintesi (a volte anche difficile) tra le varie anime che compongono il coordinamento dei comitati del Ponente. A organizzare la manifestazione sono Comitato Pegli Bene Comune, Comitato Pegli Lido, Comitato Noi per Pra’, Associazione Comitato di Quartiere di Multedo, Comitato Palmaro, Comitato Val Varenna, Comitato Cornigliano per la Rinascita, Comitato Lungomare Canepa e Comitato Voltri: un lungo arco territoriale che abbraccia da Sampierdarena a Voltri, anche al centro di interessi contrapposti, ma non per queste persone, che provano ancora a ragionare all’insegna del concetto dell’unione che fa la forza.

“La battaglia contro i cassoni, contrariamente a quanto dice qualcuno, non è ancora vinta”, scrivono i comitati. “Infatti, Pra’ e Pegli (zona del cosiddetto Sesto Modulo) restano abilitate alla costruzione dei cassoni per la nuova diga. Inoltre, qui ad oggi è previsto un cantiere logistico per lo stoccaggio di massi di grandi dimensioni, con notevole movimento di terra e bettoline, compresi i trasporti su strada: quindi smog, traffico, inquinamento. E, all’interno della diga foranea, è previsto lo stoccaggio dei cassoni grandi della nuova diga di Sampierdarena”.

In più, “il Sesto Modulo, contrariamente agli accordi presi con il nostro territorio, è tuttora oggetto di riempimenti ed espansioni, incluso l’ampliamento del cosiddetto ‘dentino’ che era nato come provvisorio ed è ancora lì. È per questi motivi che invitiamo la cittadinanza del Ponente tutto, da Voltri a Sampierdarena, a partecipare al corteo apartitico di sabato 30 settembre. Inoltre, entro l’anno prossimo è prevista l’approvazione del nuovo Piano Regolatore Portuale da cui dipenderà il destino del porto e con esso il futuro del nostro territorio. Cosa vogliamo per il Ponente? Più spiagge, balneabilità, rigenerazione e riqualificazione urbana, tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, maggiore qualità della vita? Oppure nuovi tombamenti ed espansioni portuali, fanghi interrati in mare, un territorio assediato da impianti industriali non resi compatibili con la vita quotidiana dei cittadini, un ambiente malsano ed altre servitù con ulteriore svalutazione dei nostri immobili? Tocca a noi decidere il nostro futuro. Sì al lavoro e al porto, ma nel rispetto della salute di chi vicino al porto ci vive”.

Il presidente del Municipio VII Ponente, Guido Barbazza, che pure ha tenuto sempre un filo diretto con i comitati, ha fatto sapere che non parteciperà al corteo. Dall’esito della manifestazione di domani, e soprattutto dal livello di partecipazione, dipenderanno le successive fasi della mobilitazione.

Alberto Bruzzone


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