Attualità - 28 settembre 2023, 10:13

"Carichi di lavoro insostenibili in Questura", i sindacati di Polizia scrivono al Questore

In una lettera indirizzata al Questore di Genova D'Anna, i sindacati chiedono interventi urgenti per risolvere le criticità che da tempo si registrano negli uffici

"Carichi di lavoro insostenibili in Questura", i sindacati di Polizia scrivono al Questore

Ci sono gravi criticità negli uffici della Questura, con carichi di lavoro insostenibili per gli agenti impegnati ma il Questore non sembra farsene carico.

Lo denunciano i sindacati di polizia, nell'inviare una lettera proprio al Questore D'Anna per chiedere che vengano immediatamente attuate delle azioni per migliorare la situazione.

"Quando non si decide di prendere in mano la situazione per risolvere i veri problemi - si legge - arriva sempre il tempo in cui i buoni propositi e le pacche sulle spalle non bastano. 

Il SIAP e l’FSP rappresentano ben più del 40% della Questura e dei Commissariati della provincia di Genova e prima di scriverle

questa lettera abbiamo provato in tutti modi a farle comprendere che occorre bilanciare risorse umane le risorse umane con i carichi di lavoro .

I nostri sindacati stanno cercando da tempo di dare un contributo costruttivo alla Questura di Genova  per trovare soluzioni finalizzate a migliorare la funzionalità degli uffici e la vita di poliziotti che  rappresentiamo.

Abbiamo raccolto numerosissimi dati ed elementi che oggettivamente dimostrano che Lei, Signor Questore, non ha voluto e continua a non volere mettere mano ad una situazione organizzativa generale ormai in condizioni disastrose .

Non si possono tenere in piedi sacchi vuoti. 

Per esempio la situazione lavorativa che sta attraversando l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è davvero critica ma Lei, Signor Questore, continua a non voler toccare con mano le difficoltà che ogni giorno devono affrontare i suoi poliziotti che malgrado tutto stanno dimostrando un forte attaccamento all’ufficio.

Le abbiamo chiesto più di una volta di mettere mano agli organici complessivi della questura e ripartire le risorse in modo equilibrato in modo da supportare le attività più delicate e a rischio.

Evidentemente Lei non è intenzionato a farlo e ad oggi siamo riusciti ad ottenere con estrema fatica e pazienza la promessa di una convocazione di un incontro sul disagio vissuto dai suoi poliziotti in questo delicato momento senza però volerlo riconoscerlo prioritario alle esigenze gestionali che a Genova stanno andando avanti da anni con gli stessi criteri vigenti sugli organici presenti più di 15 anni fa.

Però la situazione è critica e bisogna agire con estrema urgenza.

A questo punto l’unica soluzione che resta è quella di diminuire i carichi di lavoro delle volanti della questura di Genova perché, lo ripetiamo, i sacchi vuoti non stanno in piedi.

Numero di obiettivi fissi e dinamici, controlli sul territorio, servizi collegati rapporti sempre più affannosi con la polizia locale, servizi delegati dalla Procura della Repubblica, vigilanze, soccorsi, pattugliamenti, e chi più ne ha più ne metta, sono diventati oggettivamente carichi di lavoro insopportabili. Situazione ulteriormente aggravata dalla carenza di auto di servizio specializzate visto che ormai siamo arrivati al punto che una stessa autovettura viene utilizzata continuamente per coprire tutti i quadranti orari dei turni su tutto l’arco delle 24 ore lavorative.

 Non si può pretendere che le volanti di una città metropolitana come Genova continuino a garantire gli stessi carichi di lavoro gli stessi ritmi lavorativi con un numero dimezzato di operatori.

Signor Questore durante la sua lunga carriera, ormai in dirittura di arrivo, Lei ha diretto le Questure di Livorno, Ferrara, Chieti, Bolzano e de L’Aquila, città importanti ma che per estensione territoriale e densità della popolazione in alcuni casi risultano inferiori a delegazioni come Sampierdarena o Sestri Ponente.

Da quando si è insediato ad oggi abbiamo potuto constatare che per Lei a Genova i problemi di sicurezza si concentrerebbero esclusivamente Centro Storico, scelta che tra l’altro si trova in perfetta sintonia con quella del Sindaco Bucci che come ormai noto lo ha sovraffollato con il personale della Polizia Locale.

Ovviamente non è così, e non pensavamo di dover arrivare a ricordarglielo.

Concentrarsi esclusivamente su un parte del territorio genovese abbandonando totalmente se stessi  i Commissariati, le “Volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, depotenziando Squadra Mobile e Digos è un errore che Genova non può e non deve permettersi.

Prima di scrivere questa lettera abbiamo provato in tutti modi a farle comprendere che occorre bilanciare risorse umane le risorse umane con i carichi di lavoro .

Sinceramente non possiamo più accettare di ascoltare la solita stucchevole giustificazione basata sul fatto che la carenza di personale sia solo ed esclusivamente un problema nazionale.

Per queste inconfutabili motivazioni Le chiediamo per l’ennesima volta di farsi carico di questa grave situazione e prendere immediatamente le misure necessarie per evitare che questa situazione crei ulteriore disagio ai poliziotti che rappresentiamo e disservizi alla cittadinanza.

Se non otterremo concrete risposte in tempi rapidi saremo costretti a rivolgerci al Dipartimento della Pubblica Sicurezza chiedendo un intervento urgente".

Redazione

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