E stata convocata per lunedì 2 ottobre l'assemblea dei lavoratori di Acciaierie d'Italia che si sono dati appuntamento davanti ai cancelli dello stabilimento.
In una nota, RSU ADI Genova ha spiegato: "Dopo l'incontro del 27 settembre tra le OOSS , il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con tre ministri della Repubblica Italiana la situazione rimane ancora più confusa.
Chi si aspettava un momento di chiarimento sui futuri assetti della società probabilmente è rimasto deluso.
A noi non interessa patteggiare per una parte o per l'altra della Società ma quello che registriamo è un totale immobilismo sul piano degli investimenti e della produzione .
Questo genera un aumento dell'utilizzo della Cassa integrazione che non è più sopportabile e genera , come segnalato ad ASL e Prefettura rischi elevati per la Sicurezza.
Ormai dal 2020 siamo in questa situazione e che l'esito della Riunione a Palazzo Chigi di fatto annunci che dopo 4 anni verificheremo il "Dossier Acciaierie d’Italia " ci pare grottesco.
Il tempo è scaduto servono capitali , la Società deve mettere mano al portafoglio subito per aggiustare le gru , le linee di produzione e acquistare materie prime qua a Genova!
A Taranto dove il ciclo primario è fondamentale come in tutti I siti siderurgici deve ripartire la produzione.
Il tempo delle parole è finito!
Oggi Taranto è in sciopero, prossimamente si riunirà il Coordinamento Nazionale dei Delegati di tutti gli stabilimenti.
Lunedì alle ore 7.00 appuntamento con tutti i lavoratori fuori dalla portineria per discutere in assemblea del nostro futuro".