Si chiama “Cities After Dark”, letteralmente “città dopo il buio”, il progetto europeo del programma URBACT di cui Genova è partner insieme ad altre nove città europee tra cui tre capitali (Parigi, Tallinn, Nicosia) e una lead partner (Braga).
Questa mattina, proprio una delegazione della città portoghese è stata ospite di un incontro organizzato a Palazzo Tursi dove si è presentato e discusso uno studio preliminare del contesto locale della città di Genova, nell’ottica di realizzare di qui ai prossimi anni un progetto di sviluppo nell’ambito della cosiddetta “Night Time Economy”.
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato tra gli altri l’assessore comunale alle Politiche giovanili e Marketing territoriale Francesca Corso oltre ai consiglieri delegati agli Eventi Federica Cavalleri e ai Rapporti internazionali Barbara Grosso, sono stati svelati la mission e gli elementi più innovativi del progetto “Cities After Dark” che, in una logica di networking tra gli stakeholder di ogni singola municipalità, mira a trovare un equilibrio tra i vari target di persone che, direttamente o indirettamente, sono interessati dalla Night Time Economy.
Come la vita nella notte impatta sui servizi pubblici? È possibile conciliare le necessità di riposo dei residenti con le esigenze di divertimento e di lavoro di operatori commerciali, associazioni, singoli cittadini? Come supportare concretamente, in termini di welfare, i nuclei familiari dove le persone lavorano nelle ore notturne e non possono accudire bambini o anziani? Sono alcune delle domande sollevate durante l’incontro preliminare in cui è emersa la consapevolezza della Night Time Economy come campo di sperimentazione di forme innovative di governance per aumentare l’offerta di eventi, incrementare l’attrattività turistica e contemperare i bisogni e le esigenze di tutti.
La visita della delegazione portoghese era già iniziata domenica sera, in concomitanza con il concerto in piazza De Ferrari organizzato nel quadro degli eventi del Fuori Salone.
«I servizi alla persona anche nelle ore notturne, con particolare riferimento alle fasce giovanili ma non solo, sono un tema fondamentale su cui bisogna continuare a lavorare facendo rete con tutti gli stakeholder pubblici e privati – dichiara l’assessore comunale alle Politiche giovanili e Marketing territoriale Francesca Corso – La Night Time Economy porta importanti benefici al territorio in termini di vitalità, aggregazione e rigenerazione degli spazi pubblici, come avviene ad esempio nel caso del Centro Storico, ma senza ignorare questioni di grande rilevanza quali la sicurezza della movida e la tranquillità di chi abita a ridosso degli spazi destinati allo svago. Il progetto europeo “Cities After Dark” aiuterà Genova, unica città italiana coinvolta, a sviluppare progettualità di sicuro impatto positivo sulla vita delle persone, trovando un equilibrio vincente tra le necessità di divertimento dei più giovani, di lavoro delle attività commerciali e di riposo dei residenti».