Attualità - 24 settembre 2023, 07:20

Meraviglie e leggende di Genova - La chiesa della Maddalena

Fondata sulla via Romana, la chiesa intitolata alla Maddalena si mostra quasi improvvisamente, custodita dalle strette viuzze intorno

Meraviglie e leggende di Genova - La chiesa della Maddalena

Tra le numerose chiese del centro storico, la chiesa della Maddalena è tra le più antiche per fondazione.

Nascosta tra le viuzze che la circondano, la facciata della chiesa, spunta sulla piazzetta antistante, su cui parte vico della Chiesa della Maddalena, una salita che la collega alla soprastante via Garibaldi.

Le origini della chiesa, dapprima una piccola cappella che sorgeva sulla via Romana, la strada che attraversava la città da levante a ponente correndo esterna alle mura carolinge, risalgono al 1140. 

Quello è, infatti, l’anno in cui la si trova citata per la prima volta negli Annali del Caffaro.

Con la costruzione delle fortificazioni del Barbarossa, la cappella si venne a trovare entro le mura cittadine.

Dopo alterne vicissitudini, nel 1576 venne affidata ai padri Teatini che la restaurarono con il giustpatronato della famiglia Spinola. Si scelse di affidare il progetto ad Andrea Ceresola, noto come il Vannone, che tra il 1585 e il 1587, si occupò personalmente di seguire il cantiere.

Rispetto alla prima realizzazione, la chiesa intitolata alla Maddalena, e solo successivamente a San Girolamo Emiliani, venne orientata in senso opposto e venne realizzato l’ingresso a trifora con la grande apertura centrale ad arco ancora oggi visibile.

Il portico, innalzato nel 1589 e sorretto da quattro colonne lisce che richiamano l’ordine tuscanico, era sormontato da cinque statue: al centro la Madonna con bambino, circondata dalle quattro virtù cardinali Giustizia, Temperanza, Prudenza e Fortezza, realizzate nel ‘300 da Giovanni Pisano, lo scultore del monumento funebre a Margherita di Brabante.

Oggi queste statue, dopo un primo spostamento accanto al portone d’ingresso (1911) e dopo un intervento di restauro del 1986, sono conservate per concessione all’interno del Museo di Sant’Agostino.

Entrando all’interno si nota subito il grande affresco della navata centrale dipinto nel 1729 dal fiorentino Sebastiano Galeotti, dedicato alla ‘Gloria di Santa Maria Maddalena’.

Oramai è chiaro: girare per Genova, in qualunque zona della città ci si trovi, vuol dire rimanere affascinati da piccole o grandi testimonianze di storia.

Isabella Rizzitano

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