L’addio al Partito Democratico del consigliere regionale Pippo Rossetti e della consigliera comunale Cristina Lodi ha provocato un vero e proprio terremoto politico sia nel centrosinistra che nel centrodestra.
I due consiglieri, insieme ad altri 29 esponenti locali del partito, hanno scelto la loro nuova casa: Azione di Carlo Calenda. Una casa che però, fino a qualche giorno fa, era occupata da due consiglieri comunali in forza alla maggioranza di Bucci: Lorenzo Pasi, capogruppo di Genova Domani in consiglio comunale, e Federico Barbieri.
I due, dopo alcuni tentativi di cucitura, hanno deciso di lasciare Azione:
“Noi siamo venuti a conoscenza della situazione il giorno prima rispetto a quanto è stato pubblicamente dichiarato - spiega Pasi - Questa decisione ci è stata comunicata da Matteo Richetti.
Ovviamente noi abbiamo cercato un’intesa possibile, ben chiarendo anche che non avevamo intenzione di cedere il nostro mandato in maggioranza, anche perché non ne vedevamo una motivazione politica.
Dal nostro punto di vista non ci sono state interlocuzioni sufficienti o comunque che potessero definirsi un vero proprio dialogo nel quale si potesse trovare una posizione di mezzo. C’è stata una decisione politica che è lecita per un partito, per quanto non sia per noi accettabile e infatti la scelta di dimetterci dal partito va proprio in questa direzione”.
Insomma Azione è passata nel giro di pochi giorni da sostenere la giunta Bucci con all’interno della maggioranza due consiglieri fedelissimi al sindaco all’opposizione con il nuovo volto di Cristina Lodi che ha ribadito anche in una nostra intervista che non è previsto alcun appoggio da parte suo alla giunta.
“C’è stata una decisione politica nuova e diversa da parte del partito Azione - aggiunge Barbieri - Una decisione politica assolutamente lecita. Purtroppo nel consiglio comunale di Genova io e il collega Pasi eravamo iscritti nel partito di Azione pur essendo in maggioranza per cui c’è stato questo problema che abbiamo risolto rassegnando delle dimissioni che ci sembravano un dovere e una necessità di chiarezza nei confronti delle oltre 9 mila persone che l’anno scorso hanno votato Genova Domani”.
Quale sarà dunque la vostra nuova casa politica?
“Quella che già abbiamo ossia Genova Domani nella quale siamo da un anno e tre mesi e nella quale siamo tutti fermamente convinti di voler andare avanti - dice Pasi - Una cosa che mi piace ripetere e che continueremo a pensare Coe un fatto positivo di questi giorni è che tutti insieme noi quattro: io, il collega Barbieri ma anche i consiglieri municipali Santachiara e Lemmi, siamo rimasti compatti. Abbiamo preso delle decisioni sempre collegialmente, condivise da tutti e ancora adesso crediamo fermamente che la lista civica Genova Domani abbia tutte le potenzialità per continuare il lavoro in comune e crescere anche in direzioni diverse che potranno essere quelle della regione o che comunque ci vedrà lavorare su un territorio molto vasto”.
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