Politica - 12 settembre 2023, 15:22

Il ministro Piantedosi a Genova: "Sulle spese per i minori non accompagnati alleggeriremo il Comune"

Oggi l'incontro sulla sicurezza in Prefettura. Il sindaco: "Sulle casse pesano 22 milioni all'anno"

Il ministro Piantedosi a Genova: "Sulle spese per i minori non accompagnati alleggeriremo il Comune"

Uno dei temi caldi affrontati questa mattina in Prefettura durante l’incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il prefetto di Genova Renato Franceschelli, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è quello che riguarda i minori stranieri non accompagnati. 

Abbiamo superato i 700 minori - ha spiegato Bucci prima dell’incontro con il ministro - È un problema grosso perché per legge sono a carico del sindaco. Noi chiediamo di poterli ospitare in maniera seria: innanzitutto vogliamo capire se vengono qui perché sono vittime di racket o perché vogliono veramente stare qui. 

Dopo aver capito le motivazioni, o li integriamo o dobbiamo risolvere il problema in maniera seria: io sono favorevole a una integrazione giusta, anche perché sono stato un emigrante per 22 anni, ma ci deve essere integrazione nella società civile”. I posti disponibili a Genova sono 183, come evidenziato negli scorsi giorni dal consigliere Federico Bertorello.

Ci sono meno episodi violenti di prima, ma il problema vero è l’accoglienza - continua il sindaco - Noi spendiamo più di 22 milioni all'anno per i minori non accompagnati su un bilancio del sociale che supera i 65. Quando sono arrivato io il sociale era a 40 milioni: soldi dei cittadini, è giusto che vadano investiti per il sociale, ma una grossa porzione di questo va proprio sui minori non accompagnati. 

Stiamo lavorando bene come team, chiederemo al ministro di aiutarci e i nostri piani d'azione che potrebbero essere usati non solo qui da noi ma anche in tutta Italia". 

Il ministro Piantedosi ha rinnovato l’impegno del Governo per trovare soluzioni stabili e durature per affrontare il problema. “Nessun comune è in grado di accogliere un numero non preventivabile di minori e le difficoltà ricadono soprattutto sui sindaci. L’intervento normativo dovrà alleggerire le difficoltà, aumentando gli oneri per lo stato e trovando un punto di equilibrio tra mantenimento della tutela dei minori, semplificazione delle procedure di accertamento e le oggettive possibilità”. 

A ribadire il punto anche l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale Sergio Gambino: “C’è un fenomeno particolare che è legato, come ha spiegato il ministro, a una normativa che è stata introdotta negli ultimi due anni e che ha comportato un flusso anomalo di minori stranieri, o comunque il fatto che molti soggetti si dichiaravano minori e alle forze dell’ordine non venivano dati gli strumenti per poter contrastare questo fenomeno

Il ministro ha detto che è in fase di elaborazione di un provvedimento del ministero che andrà a modificare alcune di queste norme, e che metterà nelle mani delle forze di polizia e dei comuni maggiori strumenti per verificare effettivamente se queste persone fanno parte dei minori stranieri che hanno diritto di essere accolti e inseriti in contesti socio educativi. 

Per esempio, c’è una norma che prevede la presunta veridicità delle dichiarazioni di un minore: questo limita le azioni di controllo delle reali situazioni in cui si trova il soggetto. Non è entrato nel dettaglio di cosa sarà modificato da questa iniziativa di governo, ci auspichiamo che ci sarà la possibilità per le amministrazione di trattare i minori come tali e inserirli in contesti che possono poi introdurli in società dal punto di vista educativo. Chi non ha diritto a questi percorsi, o perché non minorenne o perché già con precedenti penali, dovrà seguirne altri che non siano quelli dei ragazzi che hanno necessità di essere accolti”. 

Chiara Orsetti


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