Politica - 11 settembre 2023, 10:33

Rigassificatore, Toti sul mal di pancia della Lega: "Chi è contrario lo dica al governo"

Il presidente della Regione parla del perché Genova è stata scartata: "Il porto era già troppo trafficato", e sugli alleati: "Io ascolto Salvini"

Rigassificatore, Toti sul mal di pancia della Lega: "Chi è contrario lo dica al governo"

Tiro mancino? Assolutamente no”. Così Giovanni Toti alla domanda sui mal di pancia interni in maggioranza dopo che la Lega non ha firmato l'ordine del giorno del capogruppo in Regione della Lista Toti Giovanni Vaccarezza, sul tema del rigassificatore.

Ascolto le parole del ministro Salvini – ha spiegato Toti - che è anche vicepremier e ministro delle Infrastrutture, e il rigassificatore va in un'area di competenza di un porto, quindi di sua stretta competenza, e poi io agisco da commissario di governo, quindi sto mettendo a terra politiche che sono state decise dal governo Draghi e poi fatte proprie dal governo Meloni.

Quel posizionamento del rigassificatore nel mar Ligure è assolutamente coerente con i bisogni del nord ovest industriale del Paese, il suo posizionamento nello specchio di mare, Snam che è l'ente proponente sono stati scelti dal governo della Repubblica Italiana. Io ho offerto la disponibilità di Regione Liguria, credo che nella leale collaborazione tra enti fosse un atto dovuto farlo. Chi ha qualcosa in contrario credo debba dirlo a questo governo che sta portando avanti una politica di aumento della capacità energetica e di flessibilità del Paese che io ritengo indispensabile. Se qualcuno non è d'accordo non è la Regione la sede per esprimere il proprio dissenso, ma il Parlamento e il governo
”.

Tra le città in lizza per il posizionamento dell'opera inizialmente c'era anche Genova, che è stata scartata secondo Toti “perché il porto è stato considerato o già troppo trafficato o evidentemente più scomodo in sede tecnica. È stata scelta quell'area di stazionamento evidentemente meno oberata del porto petroli di Genova che è già piuttosto trafficato ed è un'area che consentiva di raggiungere la rete principale con il gas naturale”.

È una scelta che non abbiamo fatto noi, ma che stiamo portando avanti”, conclude Toti. I prossimi passi sono l'approvazione del progetto da parte del Ministero dell'Ambiente e la conferenza dei servizi per il via libera definitivo.

Redazione


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