Il giorno prima dell’assemblea pubblica alla Sala San Rocco di Pra’, cioè giovedì 14 settembre, nel primo pomeriggio al Municipio VII Ponente si terrà la seduta del Consiglio Municipale a tema costruzione della fabbrica dei cassoni al Sesto Modulo del porto di Pra’. La convocazione della seduta monotematica è stata richiesta dalle minoranze e accordata dalla maggioranza, in una riunione di capigruppo che si è svolta nei giorni scorsi e nella quale sono state messe a punto le varie modalità.
Quello che dispiace è che, per l’ennesima volta, la seduta “si terrà nella sala del Consiglio Municipale di Voltri, che già in altre occasioni si è rivelata assolutamente non capiente e non sufficiente per accogliere tutti i cittadini”: a farlo presente è il consigliere Alessio Boni, capogruppo della Lista RossoVerde al VII Ponente. “Anche in questo caso - prosegue - abbiamo avanzato la richiesta di riunirci al Teatro del Ponente, o in altra sede più ampia. Ma la maggioranza ci ha detto di no”. Secondo Partito Democratico, Lista RossoVerde, Movimento 5 Stelle e Genova Civica è l’ennesima dimostrazione di quanto sul tema cassoni si abbia paura del confronto con la cittadinanza.
La seduta monotematica è stata richiesta per fare chiarezza sulle ultime notizie: ci saranno a Pra’ i cassoni piccoli, o non ci saranno? Sono attendibili le parole dell’ormai ex presidente di Autorità Portuale, Paolo Emilio Signorini, o bisogna prendere per buone quelle del viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi? E che dire della risposta data in Consiglio Comunale alla consigliera del Pd, Rita Bruzzone?
Per ora l’unica versione ufficiale è il documento di Autorità di Sistema Portuale che è stato letto in aula e che, per il Sesto Modulo, prevede: “Esecuzione dei cassoni piccoli; realizzazione a terra dei manufatti accessori alle opere di progetto, ad esempio massi guardiani; scarico, allestimento e assemblaggio a terra delle tubazioni necessarie per l’esecuzione delle opere impiantistiche a mare interferenti con la diga, carico su mezzo marittimo per successiva posa; estensione area di cantiere ed esecuzione delle recinzioni, potenziamento delle baracche del cantiere; depositi attrezzature e materiali per esecuzione lavori marittimi della diga di Genova; prosieguo dell’allestimento dei mezzi marittimi per attività di vibroflottazione delle colonne in ghiaia nel sedime della diga in progetto”.
Intanto, il giorno successivo, venerdì 15 settembre alle 20,30, appuntamento alla Sala San Rocco di Pra’. Il dibattito porta il titolo di ‘Espansione portuale a Ponente. Quale sarà l’impatto per la città e per i cittadini? Quali le prospettive per la salute e la tutela del territorio?’. Organizzano Comitato Pegli Bene Comune, Comitato Pegli Lido, Comitato Noi per Pra’, Associazione Comitato di Quartiere di Multedo, Comitato Val Varenna, Comitato Palmaro e le altre realtà che si sono aggiunte successivamente, ovvero Comitato Lungomare Canepa, Circolo Culturale Norberto Sopranzi e Cornigliano per la Città.
All’incontro sono stati invitati sia il sindaco Marco Bucci che l’assessore Francesco Maresca che il dirigente di Autorità Portuale Giuseppe Canepa e il presidente del Municipio VII Ponente, Guido Barbazza. I relatori, invece, saranno: Maurizio Wurtz, biologo e professore universitario; Riccardo Degl’Innocenti, esperto di portualità, Andrea Moizo, giornalista, Gabriella Motta, biologa; Stefano Fera, presidente Italia Nostra sezione Genova. Previsti anche gli interventi dei portavoce dei vari comitati, che continuano a pensare a un’altra grande manifestazione di piazza come quella dello scorso marzo, quando tra Pra’ e Pegli scesero in strada cinquemila persone.
Il concetto ribadito è chiaro: “Non vogliamo servitù alternative ai cassoni grandi: il Ponente non vuole più servitù, inquinamento e sfruttamento del territorio. È inutile che porto e amministrazione continuino a non ascoltarci: noi ci faremo sentire e forte. ll 6 luglio 2023 abbiamo appreso dal Municipio che non esistono risposte scritte di salvaguardia per il nostro Ponente e noi non ci fidiamo. Per questo intraprenderemo nuove azioni perché noi amiamo la nostra Liguria, il nostro Ponente, i nostri figli. I comitati dicono sì alla salvaguardia del mare, del territorio, della salute e alla riqualificazione tramite opere ecologicamente sostenibili. Non ci arrenderemo insieme a tutti i cittadini che amano il proprio territorio”.