Politica - 29 agosto 2023, 15:00

Tagli al bonus trasporti, Sansa attacca: "Il Governo continua nella sua lotta alle classi meno abbienti"

"Non si possono ignorare gli oltre 1.875.600 bonus emessi, che hanno permesso a centinaia di migliaia di cittadini di poter accedere con un contributo al diritto alla mobilità"

Tagli al bonus trasporti, Sansa attacca: "Il Governo continua nella sua lotta alle classi meno abbienti"

“Il Governo Meloni continua nella sua lotta alle classi meno abbienti con il prossimo taglio del bonus trasporti, una volta esaurite le risorse rimaste sul fondo. Non rinnovare questa misura e non prevederne un'altra analoga significa penalizzare il diritto a spostarsi per lavoro, studio e salute, ignorando anche gli effetti che i trasporti hanno sul cambiamento climatico”. 
Questo il commento dei consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi alla notizia che una volta esaurite le risorse sul bonus trasporti – le cui domande ripartiranno il prossimo 1 settembre – il Governo non ha intenzione di rinnovare la misura.

Si possono fare tutte le critiche legittime alla misura ma non si possono ignorare gli oltre 1.875.600 bonus emessi, che hanno permesso a centinaia di migliaia di cittadini di poter accedere con un contributo al diritto alla mobilità, in forma ambientalmente e socialmente sostenibile – sottolineano i consiglieri della Lista Sansa -. Il bonus per il trasporto pubblico si è dimostrato importantissimo, soprattutto per i cittadini più deboli, in un momento di emergenza non solo economica ma anche climatica. Per questo alla riapertura dei lavori consiliari chiederemo alla Regione di attivarsi per sostenere il bonus, o una misura analoga, a livello nazionale”.

Ci sono due modi per penalizzare coloro che sono in posizioni socialmente non vantaggiose, la prima è fare in modo che non abbiano un salario dignitoso e adeguato, la seconda è far venire meno dei servizi o dei bonus che possano alleviare in modo organico e composito le loro difficoltà – sottolinea Roberto Centi -. Spesso ormai le due cose vanno insieme. E spesso non casualmente”.

Spostarsi è un diritto, significa lavoro, studio, salute e libertà – aggiunge Ferruccio Sansa -. Impedire alle fasce meno abbienti della popolazione questo diritto significa, come per la Sanità, marcare una linea sempre più netta tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, tra cittadini che possono permettersi cure e trasporti e cittadini in difficoltà economiche che rinunceranno a farsi curare e a spostarsi”.

I trasporti contribuiscono notevolmente al cambiamento climatico – conclude Selena Candia -. Dopo gli eventi estremi di quest’anno in Italia ormai anche la destra ha difficoltà a continuare a fare la negazionista. Però riesce costantemente a negare le misure necessarie per ridurre le emissioni. Sostenere la mobilità sostenibile, anche economicamente, deve essere una priorità”.

Redazione


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