"Ci sono sconfitte e sconfitte, queste fanno crescere: mi auguro che con la Fiorentina ci sia stata da lezione". E' stato un Genoa decisamente troppo involuto rispetto all'anno passato per essere vero, e mister Gilardino pare averlo visto molto nitidamente, quello sconfitto pesantemente dalla Fiorentina e in cerca di riscatto stasera all'Olimpico contro la Lazio (ore 20.45, arbitro Marinelli di Tivoli).
Una reazione che "dovrà esserci" assicura il tecnico alla vigilia, chiedendo ai suoi di "non pensare al risultato ma a fare la prestazione" sotto tante sfumature e lasciando definitivamente da parte quell'attitudine racchiusa essenzialmente nel gol del 3-0 viola, assunto dal mister a esempio di ciò che la sua squadra non deve fare.
Ragionamento che non prescinde dall'ammissione del tecnico nel post partita di una settimana fa e ripresa alla vigilia del match coi capitolini: quella della ricerca dell'identità di squadra, per la quale parte della colpa è, secondo Gilardino, da ricercarsi nel mercato. "Mi aspettavo di essere un po' più avanti rispetto a quello che avevo detto alla società a maggio, ho un'idea molto lucida e precisa del momento anche perché la Serie A la conosco molto bene. In settimana, anche a livello numerico, mi aspetto la società intervenga. Settimana scorsa abbiamo preparato la parte di contrapposizione in allenamento usando due collaboratori, sono situazioni che avvengono anche in altre squadre. Non sono alibi ma la realtà".
Nel frattempo il tecnico potrà nuovamente contare su Sabelli e Strootman rientrati dalla squalifica. E se per loro sarà la domenica del possibile esordio stagionale da titolari, non sarà ancora così per Vogliacco, sempre fermo ai box per infortunio e in lenta ripresa. Contro il "maestro Sarri" il tecnico genoano dovrebbe perciò valutare un cambio di modulo, magari passando alla difesa a quattro e con l'inserimento di Malinovskyi al fianco di Gudmundsson e Retegui per dare maggior sostanza e incisività alla manovra offensiva.
"Ci vuole un periodo di adattabilità da parte dei giocatori all’interno di un gruppo per poter lavorare e costruire, quindi noi dobbiamo partire dalle certezze. Per costruire un DNA, un gruppo, un'identità ben precisa di squadra ci vuole un po' di tempo - ha puntualizzato il mister - Questo dev'essere chiaro: io ce l'ho chiaro e dev'esserlo anche per la società. La volontà c'è sempre stata ma più ci si avvicina alla fine del mercato più sarà più semplice".
Da questo punto di vista si continua a lavorare sulle entrate (ieri visite mediche per il rientrante Haps) ma soprattutto sulle uscite: con Coda alla Cremonese e Parigini alla Feralpi Salò, la prossima dovrebbe essere quella di Pajac alla Reggiana, mentre dal Belgio rimbalza la voce che vedrebbe un interessamento del KV Kortrijk per Yeboah.
PROBABILI FORMAZIONI
Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Kamada, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. Allenatore: M. Sarri
Genoa (4-3-2-1): Martinez; Sabelli, Bani, Dragusin, Vasquez; Strootman, Badelj, Frendrup; Malinovskyi, Gudmundsson; Retegui. Allenatore: A. Gilardino