Attualità - 24 agosto 2023, 18:40

Caldo al Galliera, la direzione: “Attivi 150 condizionatori portatili”

“L’Ente, nella consapevolezza che la soluzione ottimale sia la realizzazione di un nuovo Ospedale sta comunque individuando ulteriori soluzioni impiantistiche migliorative nelle aree di maggiore criticità”

Caldo al Galliera, la direzione: “Attivi 150 condizionatori portatili”

L’emergenza caldo crea disagi anche all’interno delle strutture sanitarie genovesi. Nelle scorse ore CISL FP Liguria ha denunciato della situazione divenuta ormai insostenibile in diversi reparti dell’ospedale Galliera.

Subito la risposta della direzione dell’ospedale che spiega come attualmente siano attivi 150 condizionatori portatili. Recentemente infatti sono stati acquistati 60 nuovi condizionatori proprio per far fronte al caldo estivo e ridurre al minimo i disagi per pazienti e operatori.

“La Direzione del Galliera, dispiaciuta e conscia del disagio creato dall’ondata di caldo di quest’ultimo periodo, come ripreso anche da alcune testate giornalistiche locali, desidera assicurare i degenti dell’ospedale, i loro familiari e gli operatori tutti che l’Ente si sta adoperando per fronteggiare al meglio tale situazione.

L’aumento del carico elettrico, dovuto all’uso dei condizionatori, in alcuni casi determina disagi per gli operatori, costretti al riavvio dei condizionatori.

Proprio per questo motivo è stato definito il progetto e stanziati fondi aggiuntivi per poter effettuare alcuni importanti adeguamenti impiantistici, per la realizzazione dei quali sono in corso le procedure ad evidenza pubblica.

Tuttavia, le possibili migliorie nei reparti di degenza non risultano di facile attuazione, particolarmente nei padiglioni storici dell'Ospedale, a causa dell’altezza degli stessi (8,40 m) e della presenza di finestroni alti tre metri.

L’Ente, nella consapevolezza che la soluzione ottimale sia la realizzazione di un nuovo Ospedale, mai come in questo momento necessario – come dimostrano gli attuali disagi, conseguenza dei ritardi subiti dall’opera, non certo per volontà dell’Ente o delle Istituzioni che hanno sempre garantito il loro sostegno – sta comunque individuando ulteriori soluzioni impiantistiche migliorative nelle aree di maggiore criticità per pazienti e operatori”.

Redazione

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