Linea Condivisa chiede chiarezza su quel che è successo nel bacino di Sampierdarena dove sono stati prelevati circa 700.000 metri cubi di fanghi classificati come rifiuti.
“Non sono state sufficienti le interrogazioni fino ad ora svolte in Comune, in Regione e persino in Parlamento. L’operazione è avvenuta sotto l’autorizzazione di Regione Liguria, ma non è stato assolutamente chiarito il tempo e il luogo in cui a terra sono rimasti i fanghi, l’ubicazione precisa di dove siano stati sversati e gli effetti sull’ecosistema marino e la salute della comunità genovese” osserva Caterina Iacopi Capogruppo Lista Rossoverde Municipio II Centro Ovest
Per Filippo Bruzzone Capogruppo Lista Rossoverde Comune di Genova “Uno degli elementi più sconcertanti è il silenzio che avvolge la vicenda, e la vicinanza, se fosse vera e certificata la notizia dello sversamento avvenuto in prossimità dell’aeroporto, con le spiagge libere del Comune di Genova, da Pegli a Voltri e Vesima. Vorremmo avere la certezza assoluta che tali operazioni siano avvenute senza alcun effetto negativo, le striminzite risposte fornite nelle sedi istituzionali non sono sufficienti”.
“In queste settimane – conclude con un affondo Gianni Pastorino Capogruppo Linea Condivisa Regione Liguria - abbiamo quindi inoltrato nuove richieste di chiarimenti e in particolare una formale istanza di accesso agli atti nei confronti di Regione Liguria e ARPAL per comprendere i controlli effettuati. La comunità genovese attende risposte serie e non i soliti tagli di qualche nastro”