Municipio Ponente - 22 agosto 2023, 16:38

Pegli, i giochi d’acqua come nell’Ottocento e il percorso esoterico a Villa Pallavicini

Doppia proposta per il fine settimana nel parco della delegazione che è sempre più visitato dai turisti e per il quale sono previsti dei progetti anche grazie ai fondi del Pnrr

Pegli, i giochi d’acqua come nell’Ottocento e il percorso esoterico a Villa Pallavicini

Proseguono anche nell’ultimo fine settimana di agosto gli appuntamenti alla Villa Durazzo Pallavicini di Pegli e al relativo Parco. Domenica, dalle 14 alle 18, appuntamento lungo le sponde del lago principale, da dove sarà possibile partire per un giro in barca volto ad ammirare gli splendidi giochi d’acqua, proprio come si faceva nell’Ottocento ai tempi dei marchesi. Per questa proposta non è necessaria la prenotazione, ma è sufficiente accedere con il biglietto d’ingresso del Parco, che è aperto dalle 10 alle 19 e con ultimo ingresso alle ore 17.

Sempre domenica, inoltre, la direttrice Silvana Ghigino terrà una visita guidata alla scoperta dei significati esoterici e massonici del Parco e accompagnerà i visitatori tra i segreti che si nascondono nel percorso creato dal genio del Marchese Pallavicini e dell’architetto Canzio. La partenza di questa visita guidata è alle ore 10 e in questo caso è necessaria invece la prenotazione, a questo link: https://www.villadurazzopallavicini.it/prodotto/prenota-la-tua-visita-guidata/.

Il parco, realizzato tra il 1840 e la fine degli anni Sessanta del diciannovesimo secolo su commissione del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini, nella sua impostazione architettonica e paesaggistica segue le logiche del melodramma e sviluppa un sofisticato racconto esoterico e massonico durante un percorso di circa tre chilometri. Il percorso si snoda come nella tragedia greca, con un prologo, un antefatto, tre atti e un esodo finale. La trama del ‘viaggio’ è lo sviluppo spirituale dell’uomo, attraverso un passaggio nella natura che lo riporterà alla luce dall’oscurità della partenza.

Nel frattempo, dopo aver raccolto la ragguardevole cifra di dodicimila euro, frutto della generosità di tante persone, sono iniziati i lavori per il restauro dell’antico pavimento a mosaico ottocentesco della Sala della Torre. “Ad oggi - raccontano gli organizzatori dell’iniziativa - il pavimento della Sala della Torre è talmente degradato che abbiamo dovuto sospendere l’accesso alla sala ai visitatori. Vista l’urgenza del recupero e per restituire l’accesso alla magnifica sala, si è deciso un intervento eccezionale: un recupero a ‘strappo’ del mosaico che sarà poi portato presso un laboratorio di restauro specializzato a Campo Ligure, dove verrà restaurato. Parallelamente, ma al fuori di questa campagna di raccolta fondi, il mosaico originale restaurato sarà applicato su un supporto che ne permetterà l’esposizione nel complesso Pallavicini e si procederà con la realizzazione di una copia identica da posare al posto dell’originale nella Sala della Torre. In questo modo, il Parco potrà riaprire l’accesso alla Sala e, nello stesso tempo, garantire la visione del mosaico originale che sarà museizzato in un locale del complesso Pallavicini: un intervento che restituirà un’opera d’arte ai nostri visitatori e alle future generazioni”.

Sotto intervento a breve sarà anche l’Orto Botanico, che verrà sottoposto a un’operazione di restyling grazie a un finanziamento di due milioni di euro dal Pnrr. “I lavori che riguardano Villa Durazzo Pallavicini a Pegli e quindi anche l’orto botanico Clelia Durazzo Grimaldi hanno avuto un finanziamento per circa due milioni di euro complessivi - ha spiegato l’assessore comunale Matteo Campora nelle scorse settimane in Consiglio Comunale - È previsto che le procedure di progettazione, gara e affidamento lavori si concluderanno entro l’anno in corso. Sono opere molto complesse che necessitano della massima attenzione: i lavori partiranno nel 2024 ed entro il 2026 prevediamo il completamento degli interventi e il collaudo. Questo bellissimo luogo del cuore per moltissimi genovesi e non solo sarà restituito alla sua bellezza, rimasta da tempo nascosta, a tutta la cittadinanza e ai turisti”.

Alberto Bruzzone

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