Cultura - 19 agosto 2023, 12:19

Savignone, la pittrice Giuliana Parodi presenta la sua personale: 87 anni e non sentirli

L’esposizione è alla Cappella di Padre Pio. Addobbatrice di fiori e sarta, dipinge da oltre trent’anni ma è negli ultimi tempi che si è scoperta “continuamente migliorata. Il viaggio a Parigi a vedere gli Impressionisti è stato indimenticabile”

Savignone, la pittrice Giuliana Parodi presenta la sua personale: 87 anni e non sentirli

Un viaggio internazionale e una mostra personale, all’età di 87 anni. Due traguardi uno più bello dell’altro, in mezzo a mille altri traguardi raggiunti in una vita votata all’arte, alla creatività, al bello, al senso estetico, al piacere per gli occhi e per l’anima.

Giuliana Parodi, poetessa e pittrice di Savignone, è protagonista dell’ennesima esposizione all’interno del suo lungo e variegato percorso: trentatré suoi quadri, di svariate dimensioni e di svariato soggetto, si possono ammirare ancora per oggi e domani presso la Cappella di Padre Pio di Savignone, in provincia di Genova.

Insieme a quelle di Giuliana Parodi, sono esposte anche le opere di Eliana Pecchia. L’orario di visita, sia per oggi che per domani, è dalle 16 alle 19 e dalle 21 alle 23. La signora di 87 anni, molto conosciuta e stimata in Valle Scrivia e non solo, è da tempo una delle principali animatrici culturali della zona: ogni estate propone una mostra dei suoi lavori, e il riscontro è sempre notevole, sia tra i residenti che tra chi arriva da queste parti in villeggiatura (non sono tanti come una volta, ma ci sono ancora).

“Da piccola - ricorda Giuliana Parodi, che porta benissimo le sue ‘primavere’, con uno spirito, una prontezza e un’energia invidiabili - amavo disegnare. Poi, mi sono messa a dipingere e ho portato avanti questa passione per tutta la vita. La pittura è l’unica attività nella quale riesco a immergermi totalmente, dimenticandomi di tutto il resto. Mi piace anche la musica, ho frequentato dei corsi. Suono, mi diverto, ma la pittura resta la prima e più grande passione”.

Sono trent’anni e più che Giuliana Parodi dipinge: “Tutto con la tecnica dell’olio su tela, in quadri di diverse dimensioni. Nella vita, di mestiere, ho fatto e faccio ancora l’addobbatrice floreale, soprattutto per le chiese e, in particolare, per le cerimonie. Ma ho fatto pure la sarta. Mio marito, invece, era un fotografo, quindi agli sposi potevamo garantire un servizio molto completo. Continuo ad addobbare le chiese, amo i fiori e sono diventati protagonisti di molte mie opere”.

La signora Parodi ama l’arte figurativa, i paesaggi, i fiori, le vedute, i panorami: “Ho dipinto anche dei soggetti umani, ma in misura minore. Mi diletto anche a dipingere sull’ardesia, in particolare temi legati al mare”.

Da dove trae ispirazione? “Basta saper guardare la natura e quello che ci circonda con un occhio improntato al bello. Io mi sono ‘educata’ alla bellezza visitando moltissime mostre, oltre a dipingere e a guardare i lavori di altri artisti. Mi piace girare e andare a vedere le esposizioni”. E qui viene uno dei viaggi più emozionanti: “Mio figlio mi ha portato a Parigi di recente, a vedere gli Impressionisti. Mi ha fatto un bellissimo regalo. La stanchezza? Quando sei in mezzo all’arte non la puoi sentire mai. Vedere i quadri degli impressionisti mi ha rigenerata. Quando esci dal museo, persino un albero ti sembra diverso rispetto a prima”.

Carica di energie positive, Giuliana Parodi è così tornata a Savignone e ha messo insieme la mostra che si può visitare alla Cappella di Padre Pio. “A casa ho una stanza interamente dedicata alla pittura. Trascorro qui quasi tutte le mie giornate. Oltre ai quadri, mi diletto a scrivere poesie. Ho anche pubblicato un libro: s’intitola ‘Briciole di memoria’. Il futuro? Lavoro ancora: mi sembra anche di essere migliorata, nel corso degli anni. Devo dire grazie a chi mi ha insegnato, a cominciare da Bruno Porcile, che è stato il mio primo maestro a Villa Giuseppina”.

Tra una pennellata e l’altra, Giuliana Parodi emoziona e si emoziona. “Non c’è modo migliore di trascorrere questi anni”. Non si può darle torto.

Alberto Bruzzone

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