Un anno fa aveva lasciato Genova, dopo tre stagioni all'ombra della Lanterna, con la promessa di ritornare in quella Liguria a cui si era legato particolarmente non solo dal punto di vista professionale.
La maglia non sarà più la stessa, ovvero quella blucerchiata della Sampdoria, però Morten Thorsby ha mantenuto in un certo verso la sua promessa ed è pronto a vestire la divisa a quarti rossoblù del Genoa.
Il fisicamente prestante centrocampista norvegese classe 1996, che sulle sponde del Bisagno era giunto nell'estate 2019 dall'Heerenveen dopo essere arrivato ai professionisti in patria con lo Stabaek, arriva in prestito dall'Union Berlin (con la quale si è appena qualificato alla prossima Champions League collezionando 24 presenze e una rete) con la formula del prestito annuale con obbligo di riscatto per la società genoana in caso di salvezza.
Forza fisica quindi per la mediana di mister Alberto Gilardino che dopo l'amichevole col Monaco ne ha sottolineato le caratteristiche, al momento assenti per quel ruolo nella rosa a sua disposizione, di interdizione, abilità sulle seconde palle e nei colpi di testa.
Non solo campo però. Thorsby alla nostra Liguria era legato anche dalla sua passione per l'ambiente che lo ha portato occasionalmente anche a frequentare i noti sentieri del Finalese in mountain bike, ma soprattutto per l'impegno speso nel tempo libero sulle alture genovesi a combattere l'inquinamento ripulendo dai rifiuti i boschi.
Il giocatore in patria è un simbolo per la lotta al cambiamento climatico, tanto da portare finora sulle spalle il numero 2, pur non essendo un difensore. Il motivo? Quel due rappresenta i gradi sopra i quali non dovrebbe andare l'innalzamento medio delle temperature annue.