Paola Servente cala il pokerissimo. Il quinto romanzo della sua carriera di scrittrice, ‘Cercasi amore a lieto fine’, pure questo per i tipi della romana Newton Compton, che ha pubblicato anche i quattro lavori precedenti (‘Il problema è che mi piaci’, ‘Il problema è che ti penso’, ‘Il problema è mister Darcy’ e ‘Il problema è che ti sposo’, oltre al racconto breve ‘La notte dei desideri’), è uscito nei giorni scorsi, sono state fatte le prime presentazioni e per la brava, brillante e simpatica speaker radiofonica di Radio Babboleo (questa è la sua attività principale) sono già arrivati i primi riconoscimenti e i tanti complimenti.
Pokerissimo: nel senso di quinto libro, ma anche nel senso di una giocata di indubbio successo, perché anche questo libro di Paola Servente è un vero spasso. Il tema dell’impegno costante, per una scrittrice, a tempo pieno o no, è spesso un’arma a doppio taglio: perché nello schematismo della consegna di un testo e dell’inizio del successivo si può cadere nel logorìo. Ma non è il caso di Paola, la cui scrittura è sempre di livello alto, brillante, ispirata e, soprattutto divertente.
Il colore rosa della copertina, il titolo e la trama non ingannino: non siamo di fronte a un romanzo di genere, semmai a una narrazione che ha molto della sitcom, molto del prodotto televisivo, molto della sceneggiatura per il piccolo schermo. Non è un caso che gran parte della storia si svolga all’interno, dentro un ufficio: è quello dell’agenzia DreaMaker, dove la protagonista Sara, che non crede più nell’amore dopo l’ennesima delusione e ha scelto Tinder per provare a distarsi e a conoscere nuove persone, lavora insieme alle due amiche di sempre. Un giorno, tra i clienti, arriva una band internazionale, i 611, il cui frontman deve cercare nuovi motivi per far parlare di sé, visto che la sua vena creativa sembrerebbe esaurita. E che cosa c’è di più azzeccato che stimolare un gossip? Magari con la ragazza dell’agenzia?
Ecco servita la storia, che nasce dentro quelle quattro mura a colpi di ironia, di sorprese, condita da un ritmo narrativo veloce e incalzante. Si ride, ci si diverte e si riflette anche un po’. Si riflette su quanto sia difficile rifarsi una vita, e su quanto questo percorso interessi sempre più persone. La vera chiave del successo, di questi tempi, sta esattamente qui: saper raccontare con maestria situazioni del tutto normali, situazioni che possono capitare a chiunque. L’incontro inaspettato, l’attesa, la sorpresa, l’emozione, il cuore che torna a battere, la vita che torna a sorridere.
‘Cercasi amore a lieto fine’ è un prodotto ben riuscito perché mette insieme tutti questi aspetti e lo fa con tocco leggero ma mai banale, lo fa con un andamento delicato ma mai scontato. Paola Servente ha trovato la sua ispirazione ed evidentemente anche il suo filone: piace perché non esagera mai, perché dipinge con le parole, perché ci fa sembrare lì, esattamente al fianco dei suoi uomini e delle sue donne, a provare empatia una volta per lei e una volta per lui.
È un prodotto da ombrellone, ma non per questo da consumo usa e getta: perché è un libro capace di lasciare il segno, un lavoro che sembra già immaginato per una trasposizione filmica. Chi legge potrà già fantasticare su chi potrebbe ricoprire la parte di Sara e chi quella di Michael. È un gioco, sì, ma genuino e sano. Così come genuino è l’amore quando arriva nella maniera più inaspettata. Tocca poi a noi farlo diventare maturo. Sulla maturità di Paola Servente, invece, non ci sono più dubbi: è una scrittrice completa a tutti gli effetti. Lo prometteva già dai primi romanzi. Ne abbiamo una gioiosa e bellissima conferma.